In Australia, forti nevicate e gelo stanno causando problemi in Tasmania, l’isola situata a sudest del continente. Centinaia di abitazioni sono rimaste senza elettricità e molte strade sono rimaste bloccate da neve (caduta oltre i 1000-1200 metri) e ghiaccio, con gli automobilisti rimasti bloccati nei loro veicoli. Da segnalare anche i forti venti, con raffiche fino a 120 km/h nelle zone più elevate. -4,9°C la temperatura minima registrata venerdì 17 settembre ai 1261 metri di Mount Wellington.
Ingenti precipitazioni in Slovenia e Croazia venerdì 17 settembre. In Slovenia, tra le 18 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, 103 mm al Kredarica, 102 a Lubiana/Bezigrad, 92 a Celje, 65 a Lubiana/Brnik, 52 a Maribor, 45 a Lisca. In Croazia, 65 mm a Rijeka, 43 a Parg.
Più a sud e a est, i Balcani hanno avuto invece una giornata molto calda venerdì 17 settembre. In Macedonia, Demir Kapija e Gevgelija 33,4°C, Stip 32,1°C. In Bulgaria, Rousse 33,2°C, Sandanski 32,8°C, Lovetch 32,5°C. In Serbia, Leskovac 32,8°C, Negotin 31,8°C. Ampiamente superati i 30°C anche in Romania, con 31,6°C a Rosiori De Vede e 30,9°C a Bucarest. 27,2° e 24,6°C le medie delle massime di settembre a Sandanski e Bucarest.
Iniziano ad essere intense le gelate in Mongolia, nella bassa Siberia e nel nord della Cina. Giovedì, in Mongolia, Tsetsen-Uul -8,4°C, Rinchinlhumbe -4,8°C, Hatgal -4,7°C, Tosontsengel -4,5°C. In Cina, Mohe -7,0°C, Tulihe -6,0°C.
Mercoledì 15 settembre a Toko, in Siberia meridionale (56,2°N, 858 m), prima nevicata intensa con ben 32 cm di accumulo, la notte seguente con cielo sereno la temperatura è piombata a -14,9°C. Solo 10 giorni prima, il 5 settembre, si erano toccati i 24,0°C di massima. -8,4°C la minima di giovedì a Nagornyi (anche qui ha nevicato tra martedì e mercoledì, 7 cm l’accumulo), -7,6°C a Selagoncy. Venerdì, ulteriore calo termico a Toko, con minima -16,5°C.
Continua a fare molto caldo in quell’area compresa tra Kuwait, Iraq meridionale e Iran sudoccidentale, dove da mesi le temperature sono elevatissime, al di sopra delle già elevate medie stagionali. Venerdì, in Iran, Abadan 44,0°C (42,3°C la media delle massime di settembre), Omidieh 43,6°C, Ahwaz 43,4°C. In Kuwait, Abdaly 44,0°C, Mitribah 43,1°C, Sulaibiya 42,9°C, Jahra 42,8°C. In Iraq, Nasiriya 42,4°C, ma fa caldo anche nel centro e nel nord, con massime 41,0°C a Baghdad e 40,0°C a Mosul, rispettivamente 2° e 3°C sopra media.
Caldo anche in Siria. Venerdì, Kamishli e Palmyra 37,0°C, Abukmal 36,4°C, Deir Ezzor 36,0°C, Damasco 35,8°C. 34,4° e 33,3°C le medie delle massime di settembre a Palmyra e Damasco.
In Sudafrica, l’aeroporto di Durban ha raggiunto mercoledì 15 settembre i 40,8°C, a 1,1°C dal record assoluto, raggiunta dal vento di caduta. Molto caldo localmente anche giovedì in Sudafrica orientale, con queste massime: Skukuza 43,7°C, Makatini 42,2°C, Charters Creek 41,0°C. La massima di Durban è invece crollata a 25,6°C. Rimanendo nell’area, a proposito delle alte temperature registrate nei giorni scorsi in Swaziland, il locale ufficio meteorologico ha comunicato che le temperature di Lavumisa sono sovrastimate, per un problema tecnico, di 3°/5°C, per cui i 44,9°C registrati mercoledì 15 e segnalati in altro articolo sono realisticamente “solo” 41°C circa.
In Madagascar, ad Antsirabe (1500 m), la bassa umidità e il cielo sereno hanno favorito formidabili escursioni termiche giornaliere nei giorni scorsi, con estremi -1,1°/+30,0°C mercoledì 15 e 0,0°/30,0°C giovedì 16 settembre.
41,3°C mercoledì 15 settembre a Conceicao do Araguia, in Brasile, probabilmente nuovo record assoluto (precedente 40,0°C). Segnaliamo anche, sempre in Brasile: Canarana 40,7°C, Bacabal e Goias 40,3°C, Xavantina 39,9°C.
Gli uragani Igor e Julia continuano il loro percorso in Atlantico. Julia si è sempre mosso in mare aperto e alle 21 GMT di venerdì era ormai un categoria 1, centrato a 25,2°N 48,2°W, prossimo a scendere allo status di tempesta tropicale. Igor continua invece ad avanzare in direzione delle Bermuda, che dovrebbe investire sabato come uragano di categoria 2 o forse addirittura 3. Alle 21 GMT di venerdì, era un categoria 2, centrato a 23,7°N 61,1°W, accompagnato da venti sostenuti fino a 165 km/h, ma sabato potrebbe rinforzare leggermente, raggiungendo per poche ore la categoria 3.
Un terzo uragano, Karl, ha investito le coste dello stato messicano di Veracruz nel pomeriggio, ora GMT, di venerdì 17 settembre. Alle 21 GMT era ormai sulla terraferma, centrato a19,1°N 96,6°C, già sceso dalla categoria 2 che aveva al momento del landfall alla categoria 1, con venti sostenuti fino a quasi 150 km./h. Tra le 18 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, 200 mm di pioggia sono caduti a Hacienda Ylang, 62 a Tuxpan.