Spruzzate di neve hanno imbiancato l’Arco Alpino, specie fra l’Alta Lombardia ed Alto Adige, a quote localmente inferiori ai 2000 metri. Come vi abbiamo già riferito, si è imbiancata di un sottile strato bianco anche Livigno, ma molto abbondanti sono risultate le nevicate a quote un po’ più alte, tanto da conferire una veste un po’ insolita per inizio giugno: sullo Stelvio, dove a fine maggio è passata anche la Carovana del Giro d’Italia di ciclismo, sono caduti ben 25-30 centimetri di neve, come possiamo notare da quest’immagine ricavata nel tardo mattino odierno da una panoramica webcam (www.popso.it)
Il fattore determinante per questo sfondamento della neve fino a quote inferiori ai 2000 metri è stato senza ombra di dubbio l’intrusione d’aria fredda in quota. Va poi sicuramente dato risalto ai fenomeni precipitativi corposi che hanno favorito il repentino rovesciamento dell’aria fredda agli strati inferiori. Queste nevicate fuori stagione rappresentano un prezioso apporto per preservare la salute dei nevai d’alta quota, che soffrono i lunghi periodi di caldo intenso estivo.