L’allungamento dell’Anticiclone di matrice polare, verso la Penisola Scandinava ed il nord della Russia, è alla base del movimento retrogrado di un vortice d’aria gelida d’estrazione siberiana verso l’Europa Centro-Occidentale. Attualmente il nucleo molto freddo si sta muovendo dalla Germania verso i Paesi Bassi e le Isole Britanniche.
Nonostante il nocciolo gelido si sia mosso lungo una traiettoria a nord delle Alpi, non sono mancate conseguenze di rilievo per il nostro Paese. Già ieri una moderata avvezione fredda da est si è propagata nei bassi strati su buona parte delle regioni settentrionali, causando un deciso raffreddamento termico che ha accolto le precipitazioni nevose odierne.
Cerchiamo di capire meglio le esatte dinamiche dell’evento nevoso ancora in corso in queste ore su diverse zone del Nord: mentre l’afflusso d’aria fredda penetrava verso la Val Padana, dal Mediterraneo Occidentale una massa d’aria più umida e mite raggiungeva le aree tirreniche e le Isole Maggiori, accompagnando una perturbazione d’origine atlantica.
Il peggioramento del tempo sul Nord è proprio da attribuire all’azione congiunta del nucleo polare con il vortice depressionario giunto da ovest. Correnti più umide meridionali sono infatti risalite verso il Nord Italia, sovrapponendosi agli ultimi refoli d’aria fredda da nord e creando una situazione congeniale ai fenomeni nevosi fino in pianura sulla Val Padana, peraltro di debole o moderata intensità e che solo in talune zone hanno determinato accumuli.
Il minimo depressionario mediterraneo è tuttavia collegato ad un centro motore perturbato principale centrato sulla Penisola Iberica, il quale continuerà a pompare masse d’aria più miti di matrice sub-tropicale, le quali daranno progressivamente il colpo di grazia definitivo all’aria fredda che resiste su gran parte del Nord. Gradualmente le nevicate si tramuteranno in pioggia, o pioggia mista a neve, per le prossime un po’ su tutta la Val Padana centro-occidentale, mentre le nevicate per domani continueranno a cadere fino al piano sul Piemonte e a bassa quota sui fondivalle alpini più riparati.
La perturbazione arrivata dal Mediterraneo Occidentale, in seno ad un’onda corta collegata alla vasta ruota depressionaria sulla Penisola Iberica, ha fatto sentire il proprio pesante impatto sulle regioni meridionali e sulle Isole, un po’ meno sulle regioni centrali ove non sono mancate nevicate fino in collina sul tratto appenninico toscano ed umbro-marchigiano. Le zone orientali e meridionali della Sardegna sono state colpite da fenomeni temporaleschi di rilievo, i quali poi hanno spostato il proprio raggio d’azione verso la Sicilia ed in queste ore tra Calabria ionica e Puglia meridionale.
Le nuove piogge hanno creato diversi nuovi problemi in Calabria, con il pericolo di frane e smottamenti che ha reso necessaria la chiusura di due arterie stradali nel catanese. Come si dice in questi casi: “piove sul bagnato”! Anche la Sicilia non è stata immune del maltempo, in quanto il fiume San Bartolomeo, nel trapanese, fortemente ingrossato dalle ultime piogge, ha travolto un’abitazione di campagna e non c’è stata nessuna possibilità di scampo per una persona all’interno.
L’unica nota di consolazione è che il maltempo, nelle prossime ore, dovrebbe dare una tregua significativa su tutte le regioni meridionali, ove assisteremo ad un ulteriore incremento termico per l’intensificazione dell’afflusso di correnti sciroccali.