Tralasciando la forte negatività di questo inverno per tutta Italia, va detto che più in generale da diversi anni gli inverni risultano scarsamente generosi con la neve sul Nord Italia, siamo infatti in un ciclo meteo decisamente sfavorevole per le nevicate in Val Padana.
Eppure un tempo quasi ogni anno si avevano nevicate degne di nota sulle pianure del Nord. Bisogna quindi tornare indietro di vari anni per ritrovare eventi nevosi importanti al Settentrione, mentre invece al Sud neve e gelo non sono mancati negli ultimi anni.
Tra l’11 ed il 12 febbraio 2013 la neve ricoprì gran parte delle pianure del Nord Italia, con temperature attorno a zero gradi. Era stata annunciata come la più grande nevicata dell’inverno e le proiezioni vennero nel complesso rispettate.
Fino a quel momento l’inverno aveva un po’ faticato ad ingranare, prima che febbraio mostrasse il meglio di sè. Sulla stessa Milano, in circa 36 ore di precipitazione, si riuscirono ad accumulare al suolo oltre 20 centimetri di neve.
Una fase di freddo artico crescente andò a precedere queste copiose nevicate. Il depositarsi dell’aria rigida al suolo risultò un fattore ovviamente fondamentale per le nevicate in Val Padana, proprio per via della formazione del cuscinetto freddo nei bassi strati.
Il maltempo interessò anche il resto d’Italia, ma con neve a quote superiori. Solo sulle regioni centrali i fiocchi sconfinarono a quote molto basse specie in Toscana, ma in una prima fase anche sull’Umbria e sul Lazio prima che l’aria fredda venisse spodestata da quella più mite.