Neve a Sydney … ma è stata solo “small hail”, ovvero grandine di piccole dimensioni. Domenica pomeriggio, verso le 15.30 ora locale, una parte della “grande Sydney”, l’area settentrionale tra Lindfield, Roseville e Killara è stata imbiancata da un temporale, assumendo così un aspetto tipicamente invernale. Ma l’entusiasmo dei cittadini, molti dei quali si sono convinti di aver assistito alla prima nevicata su Sydney registrata dal 1836, è stato raffreddato dalle dichiarazioni dei meteorologi locali che hanno chiarito come la precipitazione, avvenuta con il termometro intorno ai 10°C, sia stata “small hail”, ovvero grandine di piccole dimensioni. In realtà, secondo i meteorologi, anche l’episodio del 1836, ricordato come nevicata, è stata una caduta di “small hail”.
Il tifone Fung-Wong (in cinese significa fenice) ha colpito duramente Taiwan lunedì, giungendo sull’isola dal Mar delle Filippine. Fung-Wong ha fatto landfall al primo mattino, ora locale, sulla costa est dell’isola, con venti sostenuti fino a 175 km/h. Fung-Wong è stato il secondo tifone a colpire Taiwan nello spazio di sole 2 settimane, il precedente era stato Kalmaegi (landfall il 17 luglio). Il tifone ha portato a Taiwan forti precipitazioni (fino a 700 mm) e alluvioni, ha causato la morte di una persona e il ferimento di altre sei, determinando la chiusura degli esercizi commerciali e dei mercati finanziari.
Dopo aver attraversato Taiwan e lo stretto di Taiwan, spostandosi verso nordovest, Fung-Wong ha fatto nuovamente landfall lunedì notte, ora locale (verso le 18 GMT di lunedì), sulla costa della provincia cinese di Fujian. Il transito su Taiwan ha indebolito Fung-Wong, per cui l’impatto sulla costa cinese è stato come tempesta tropicale, con venti sostenuti a circa 85 km/h. Mentre solo una stretta area costiera presso il luogo del landfall sperimenta venti violenti, il rischio di piogge torrenziali, anche alluvionali, si estenderà martedì anche all’entroterra, nonostante il declassamento di Fung-Wong a depressione tropicale. Nelle province cinesi di Fujian e Zhejiang, le autorità hanno fatto evacuare lunedì più di 340.000 persone e hanno richiamato a riva 12.875 imbarcazioni. I servizi navali tra Cina e Taiwan sono stati sospesi.
Nubifragi di natura monsonica hanno interessato parte dell’India occidentale nel fine settimana trascorso, continuando lunedì 28 luglio. Mumbai, nota anche come Bombay, è stata inondata da 523 mm di pioggia tra giovedì mattina e lunedì pomeriggio, ora locale.
Piogge torrenziali hanno causato alluvioni e smottamenti, purtroppo anche con vittime, sull’isola giapponese di Honshu, la maggiore dell’arcipelago. 4 i morti, una donna di 29 anni e tre bambini di 5, 10 e 12 anni, trascinati via dall’acqua del fiume Togagawa esondato a Kobe. A Kyoto, ex capitale imperiale, è stato ordinato lo sgombero di circa 20mila persone, mentre molte strade sono state allagate, con decine di automobili sommerse d’acqua fino al tetto.
Tra le 18 GMT di domenica e la stessa ora di lunedì, nella Germania occidentale, registrati 58 mm a Berus, 31 a Trier, 25 a Saarbrucken. Nel vicino Belgio, 24 mm a Spa, nelle Ardenne. Si è trattato di piogge quasi interamente associate a temporali.
Cinque giorni di piogge torrenziali nei Carpazi hanno provocato vittime e gravi danni. Grave il bilancio dell’ondata di maltempo: sono 22 i morti nel sud ovest dell’Ucraina, 5 le vittime in Romania. I temporali si sono scatenati nei bacini dei fiumi Prout e Dniestr, che hanno straripato, con inondazioni che hanno danneggiato oltre 40mila abitazioni in Ucraina, nella regione di Ivano-Frankvisk. Circa 20mila persone sono state evacuate. I danni in Ucraina sono valutati a oltre 190 milioni di euro. Il paese «non ha visto nulla del genere da cent’anni a questa parte» ha detto il vicepremier Oleksandr Turchinov. Il presidente Viktor Yushchenko ha dichiarato lo stato di calamità naturale. Nelle zone della Romania confinanti con l’Ucraina, nel nord del paese, le vittime delle inondazioni sono state cinque.