L’utilizzo dei droni in meteorologia non è certo una novità. In precedenti occasioni abbiamo fatto riferimento all’uso di questo dispositivo per fare video o servizi fotografici, ma anche per la realizzazione di progetti di ricerca e l’osservazione delle condizioni del tempo in real time.
Nel caso in specie si parla invece di un altro utilizzo, ancora sperimentale ma che a quanto pare sta dando ottimi e utilissimi risultati. Si tratta della semina delle nuvole, con l’obiettivo di ottenere condizioni favorevoli al verificarsi precipitazioni in aree specifiche. L’iniziativa è patrocinata dall’Istituto di ricerca del deserto (DRI) in Nevada (USA).
L’esperimento ha avuto luogo alla fine di gennaio presso Reno, utilizzando il Multirotor DAx8 con i prodotti necessari per la semina delle nubi. La scelta del drone DAx8 deriva delle sue particolari caratteristiche tecniche: ha una capacità di carico di 1,5 kg e una gamma di volo di 39 minuti, sufficiente per lo scopo.
La successiva fase del progetto vedrà l’utilizzo di un altro drone ad ala fissa, il modello Savant, che ha un tempo di volo fino a 2,5 ore e portata simile a quella del DAx8. L’esperimento mira ad aumentare l’entità delle precipitazioni nevose che si verificano nelle zone di montagna in modo da fornire più acqua nello Stato del Nevada, aumentando il livello di deflusso e quindi le riserve idriche dello Stato.