TEMPI DURI PER L’INVERNO La nuova crisi della stagione fredda culminerà con il radicamento sulle regioni italiane di un campo anticiclonico alimentato da una bolla d’aria calda in quota d’estrazione sub-tropicale. Le temperature tenderanno inevitabilmente ad aumentare come conseguenza della concentrazione dei massimi anticiclonici a tutte le quote sull’Italia.
Come già accaduto nel mese di gennaio, ci avviamo ad una fase di tepore fuori stagione. Tuttavia gli anticicloni invernali nascondono delle insidie: l’incremento termico sarà infatti maggiormente avvertito in quota, sui rilievi collinari e montuosi, mentre alle basse quote resterà intrappolata l’aria più fredda ed umida, poiché più pesante e per effetto degli stessi moti discendenti innescati con la compressione dell’aria verso il basso indotta dall’anticiclone.
Questa è la classica situazione da inversione termica, pertanto va ben tenuto presente che l’anomalia di caldo pienamente primaverile (o addirittura tardo primaverile) colpirà soprattutto i monti, incidendo così non poco sulla tenuta della neve caduta di recente, per la verità non molta sulle Alpi ed un po’ più abbondante in Appennino. Le mappe che seguono esaltano il caldo previsto per questo week-end in quota, con l’altezza dello zero termico (quota alla quale troviamo una temperatura di 0°C) che s’impennerà oltre i 3000 metri su tutta la catena alpina.