Il Continente Europeo resta preda del freddo moderato ed anche forte. Le temperature scendono facilmente fino a valori inferiori ai -10°C in Germania ed a picchi di circa 20 gradi al di sotto dello zero sulle nazioni baltiche e zone meridionali scandinave. A parte le nubi più consistenti visibili a ridosso delle Isole Britanniche, riconducibili ad un ricciolo ciclonico al largo delle coste settentrionali della Scozia, sul resto d’Europa vi sono solo strati di nubi basse ed al di sotto di queste s’intravedono localmente i suoli innevati. La perturbazione tra la Spagna ed il Mediterraneo Occidentale è sicuramente l’elemento più rilevante di queste ore, si appresta ad organizzarsi ulteriormente prima di piombare sull’Italia, con effetti che inizieranno a farsi concreti già dalle prossime ore.
Le schiarite non sono così predominanti sull’Italia, in quanto si fa sentire un lieve contrasto di masse d’aria fra l’aria fredda pre-esistente e quella più umida messa in moto dalla lenta avanzata della depressione iberica, le cui propaggini nuvolose più avanzate interessano la Sardegna. Le maggiori zone di sereno hanno interessato in genere il Nord e le regioni settentrionali tirreniche, con gelate intense che sono tornare protagoniste anche in Val Padana, accompagnate peraltro da diffuse nebbie che in parte resistono anche in queste ore nelle quali il sole è già relativamente alto sull’orizzonte. Laddove insisterà la nebbia, le temperature faticheranno a rialzarsi, comprese le zone più densamente popolate ed urbanizzate.
Quale la rotta della nuova perturbazione? L’illustrazione Sembach mostra la situazione per la prossima notte (ore 00Z di martedì 16), con il tappeto di nubi che avrà invaso tutta l’Italia. Ad ogni modo, le piogge più significative e copiose prenderanno di mira prima la Sardegna e poi le restanti aree del Sud Italia, ma marginalmente anche il Centro Italia. Pochi i fenomeni al Nord, ma potranno aversi deboli nevicate fino in pianura.