Nel leggere le temperature che attualmente registrano alcune località peninsulari balza all’occhio l’estrema mitezza che da qualche giorno caratterizza queste giornate novembrine. Alcune stazioni ubicate sulle coste della Sardegna, come Capo Carbonara e Capo Bellavista, alle 7 di stamane avevano una temperatura di 18-19 gradi. Stessi valori su Reggio Calabria e nelle Isole circostanti la Sicilia. Sul Nord e in varie zone del Centro la colonnina di mercurio ha faticato, e non poco, a raggiungere i 10 gradi, anzi, in taluni casi s’è ben al di sotto. Ma qui agisce la nebbia, difatti anche oggi la riduzioni della visibilità balzano agli onori della cronaca meteorologica per la loro insistenza e persistenza.
Un nebbione pressoché indissolubile avvolge la pianura Padano Veneta, non mancano le foschie. E non va certo meglio nelle piane e sui litorali del Centro e se si va al Sud notiamo che anche nelle coste del versante ionico non mancano nubi basse generate dalle nebbie formatesi nel corso della notte. Non c’è da stupirsi quindi se su Frosinone il termometro circa un’ora fa era fermo sui 5 gradi, oppure se a Firenze v’erano 8 gradi. Valori simili ad alcune città del Nord, come Cuneo o Milano.
Una netta contrapposizione generata dalle forte inversioni termiche che si vanno a creare quando c’è l’Alta Pressione, i cieli sono sereni e manca il vento. Inutile rammentare che ieri, come accaduto lunedì, su varie aree del Sud e delle Isole sono state registrate temperature massime prettamente estive. La palma della località più calda è andata ancora una volta alla stazione sarda di Capo San Lorenzo, situata sulla costa est (31 gradi). Ma è un clima che piace, si pensi che molte spiagge erano affollate, con qualche temerario che provava persino a tastare l’acqua. E se magari avessimo trascorso diverse ore al sole, saremmo riusciti persino a godere dei benefici effetti della tenue tintarella autunnale.
E’ vero poi che su diverse regioni il tempo è stato bello, anzi, splendido. E’ bene però non scordarsi che al Nord, come capita sovente in Autunno, Anticiclone è sinonimo di tempo umido, grigio, a tratti persino uggioso. E così da giorni non mancano le nubi, spesso basse, seguite poi da delle stratificazioni più o meno dense. Oggi l’immagine satellitare ci mostra il passaggio di un debole sistema nuvoloso associato ad una circolazione d’aria oceanica. Appena la nebbia proverà a dissolversi, sarà possibile notare cieli grigi e come consuetudine non mancheranno delle pioviggini. In questo momento viene segnalato qualche isolato fenomeno sul Riminese, nelle prossime ore potrebbero esservene di sporadici sulle Alpi occidentali, in Valle d’Aosta, probabilmente in qualche zona della pianura piemontese e sulla Riviera Ligure. Per finire poi con il Friuli Venezia Giulia.
Dal pomeriggio però, la tendenza è verso maggiori aperture del cielo, quindi rispetto ai giorni precedenti avremo un po’ più sole. Tanto sole anche sul resto d’Italia, ma sempre al pomeriggio si potrebbe registrare un aumento della nuvolosità medio alta di tipo stratiforme ad iniziare dalla Sardegna, in parziale sconfinamento verso i settori costieri tirrenici. Dalla Toscana in direzione della Calabria. V’è poi da aggiungere che rispetto a ieri le temperature potrebbero registrare una lieve diminuzione, magari di 1-2 gradi, ma quel tanto che basta a non raggiungere quei valori eccezionali che tutti oramai conoscete.
Le notizie, in conclusione, non sono certo incoraggianti. Per vari giorni dominerà l’Alta Pressione, pare infatti che secondo le ultime tendenze modellistiche un cambio significativo possa giungere verso l’ultima decade. Le perturbazioni atlantiche potrebbero infatti riaffacciarsi sull’Europa occidentale e andrebbe a generare un progressivo cambio circolatorio anche in Italia. Ma si tratta di ipotesi evolutive, vi consigliamo di seguirci perché non è escluso che altre novità possano apparire nei prossimi aggiornamenti.