Ormai siamo prossimi al week-end e si conferma un ulteriore lieve aumento delle temperature su diverse zone della Penisola: in considerazione dei livelli termici da cui partiamo (punte già di oltre 10 gradi sopra le medie del periodo), vi sono tutte le condizioni per poter sostenere che avremo un week-end dai bollori pienamente estivi.
Come mai la prevista recrudescenza del caldo? La responsabilità va attribuita ad una saccatura nordatlantica che spinge verso la Penisola Iberica. Questa dinamica comporterà così il movimento della campana anticiclonica verso est, con i relativi massimi di geopotenziale, proprio in direzione dello Stivale. La cartina in basso, relativa alla proiezione a 850 hPa per la prossima notte, mostra tutto ciò con i massimi di geopotenziale in corrispondenza delle Isole Maggiori (157 dam) e le isoterme che si faranno roventi tra la Sardegna ed il Tirreno.
Nella fase iniziale della prossima settimana muterà non poco lo schema barico, in riferimento soprattutto ad un espansione dell’Anticiclone delle Azzorre sul comparto europeo sud/occidentale. Tale spinta anticiclonica costringerà la saccatura nord-atlantica a spostarsi verso est e questo determinerà un progressivo cedimento barico in particolare sulle regioni settentrionali. La cartina posta in basso evidenzia la situazione prevista dalle GFS per martedì 26, con il cavo d’onda ciclonico prossimo alle Alpi Occidentali. Lo sfondamento ciclonico appare tuttavia più smorzato rispetto alle precedenti proiezioni, insomma non sarà così facile rompere le resistenze dell’alta pressione.
L’Anticiclone oceanico sarà insomma l’artefice di questo probabile cambiamento atteso fra inizio e metà della prossima settimana, facendo venir meno la risalita delle masse d’aria molto calde nord-africane. Le incertezze palesate dai modelli tuttavia non sono poche, soprattutto in merito all’effettivo scenario barico che verrà a realizzarsi. Osservando le proiezioni dei modelli GFS ed ECMWF per metà settimana si possono chiaramente intravedere le sostanziali divergenze: il modello americano vede una goccia fredda in isolamento sulle nostre regioni con un po’ d’instabilità, mentre l’alta pressione s’espanderà su tutta l’Europa Centro-Occidentale (cuore anticiclonico sulla Francia). Un po’ diverso lo scenario prospettato dalle mappe europee ECMWF, le quali vedono una figura anticiclonica un po’ più defilata ad ovest e con i massimi barici che punteranno il Regno Unito. Chiaramente, in questa seconda ipotesi, l’Italia si troverebbe molto più esposta ad un flusso di correnti settentrionali più fresche ed instabili.
La tendenza espressa dal modello GFS vede dunque un lieve ridimensionamento del previsto mutamento barico dei primi giorni della prossima settimana. Prendendo per buono lo schema barico delineato dalle GFS, la rinfrescata rispetto all’attuale situazione sarebbe comunque piuttosto decisa almeno sulle regioni centro-settentrionali, come mostra la prossima ed ultima mappa di quest’editoriale.