Dalle recentissime analisi riguardanti la casistica atmosferica del nostro emisfero è emerso che uno dei maggiori ed incisivi moduli, circa la variazione climatica, potrebbe essere localizzato sulla parte occidentale della Siberia.
Esso potrebbe essere associato ai grandi mutamenti annuali riferiti alla portata del fiume Ob e dello Yenisei ed alle relative formazioni di ghiaccio sul Mar di Kara.
Questa insolita disposizione potrebbe essere relazionabile e riveduta attraverso forti venti, provenienti da oriente che, più intesi della norma, soffierebbero lungo le coste della Siberia; impedendo il naturale spostamento dei ghiacci dal Mar di Kara a largo dell’Oceano Artico e provocando di conseguenza una incipiente stasi della stessa quantità dei ghiacci presenti su detto Mare.
Nello stesso tempo l’attività depressionaria, effetto di questa situazione, aumenterebbe l’apporto idrico delle acque del fiume Ob e dello Yenisei facendone accrescere la portata dei due corsi d’acqua.
La relativa immissione di maggiori quantità di acqua dolce nel Mar di Kara rafforzerebbe l’effetto dei venti provenienti da oriente, anticipando nettamente la formazione dei ghiacciai autunnali.
Pur non essendoci delle prove certe, ma solo ricerche in tal merito, che un aumento dei ghiacci possa influenzare la complessa struttura atmosferica; le molteplici iterazioni esistenti, quindi consolidate, tra circolazione atmosferica in rapporto alla portata dei fiumi ed alla quantità dei ghiacci; ci possono, sommariamente, indicare quanto sia primario comprendere l’interazione del sistema climatico globale in rapporto ad una, sebbene locale, rispondenza di fattori molto più localizzati.
Inoltre è già stato testato che una diminuzione della portata delle acque di due grandi fiumi, potrebbe portare ad una seguente, per ora incalcolabile, diminuzione delle precipitazioni riferite alle zone da irrigare.
Non bastano solo le osservazioni matematiche e satellitari per ricondurre tutto in uno schematico “cambiamento climatico”, ma necessitano osservazioni ben più mirate per recepire quali possono essere le ripercussioni su scala anche non grande.
La stessa formazione dell’Hp Russo/Siberiano (latitanza), potrebbe essere attribuita anche al suddetto fenomeno.