Torna ad aumentare l’apporto anticiclonico sull’Europa Centro-Occidentale, per effetto di una spinta stabilizzante di matrice oceanica: un lungo corridoio di alte pressione si estende così dal Golfo di Biscaglia verso le estremità occidentali della Russia, contribuendo a bloccare la strada alle perturbazioni atlantiche che non hanno modo d’entrare direttamente sul cuore del Vecchio Continente. Dopo aver lambito le Isole Britanniche, gli impulsi perturbati sono quindi costretti a deviare la loro rotta verso la Penisola Scandinava.
Nel contempo, si va restringendo il raggio d’azione della lacuna perturbata sulle sponde meridionali del bacino centro-occidentale del Mediterraneo: stiamo osservando in particolare un evidente miglioramento sul comparto iberico, per effetto della parziale influenza del ponte anticiclonico. Il nocciolo instabile, che ieri si trovava tra Portogallo e Spagna, è scivolato più attenuato verso il Marocco, mentre il grosso dell’instabilità si sta così accanendo sul Mediterraneo Centrale ed in particolare tra il Sud Italia e le due Isole Maggiori.
Troppo lento lo spostamento verso est di tutta la struttura ciclonica, il cui perno si trova ancora dislocato nel tratto di mare fra la Sardegna e la Sicilia. Questa lieve traslazione ad oriente ha comunque consentito di liberare Sicilia e Calabria dal massacro temporalesco, che ha portato grandi devastazioni nella giornata di ieri. Quell’insieme pauroso di temporali si è concentrato sullo Ionio, risalendo principalmente verso la Puglia meridionale, dove si sono avuti rovesci diffusi localmente intensi con punte prossime ai 100 millimetri sul tarantino. Non sono però mancati alcuni rovesci molto intensi locali anche sulle altre zone, come quello che ha colpito Catania nel primo pomeriggio.
L’impronta perturbata, pur meno aggressiva, abbraccia gran parte del Centro-Sud: un peggioramento meteo sta in particolare riguardando le regioni del medio versante adriatico, interessate dal richiamo umido e perturbato di matrice orientale con i fenomeni da stau che dovrebbero ulteriormente accentuarsi a ridosso dei rilievi appenninici. Non è migliorato troppo il meteo nemmeno in Sardegna: le correnti orientali hanno in particolare portato nuove precipitazioni significative sui versanti orientali, non più violente come quelle della notte fra lunedì e martedì.