La spinta dell’anticiclone atlantico verso nord/est, alla ricerca di una fusione sempre più forte con l’alta pressione scandinava, lascia ancora inevitabilmente scoperto il cuore del Mediterraneo: la mappa in basso evidenzia lo scenario attuale, nel quale un lago ciclonico impera su gran parte dell’Europa Centro-Orientale. L’Italia è solo lambita dalla circolazione instabile, ma un nocciolo ciclonico secondario (evidenziato sulla mappa in basso con la lettera B), colmo all’interno d’aria molto fredda, si trova in Germania e rapidamente andrà ad addossarsi alle zone alpine.
Nel primo mattino di domani, mercoledì 19 Maggio, il vortice freddo lo ritroveremo già sul Nord Italia, con associate isoterme all’altezza di 500 hPa pari a circa -28°C. Si tratta dunque di un contributo vorticoso e freddo in quota molto importante, che darà luogo ad una pronta ciclogenesi sui mari italiani.
Gli effetti d’instabilità, collegati allo sfondamento del vortice, si avvertiranno principalmente al Centro-Sud proprio a causa della genesi di una depressione anche a livello del suolo, mentre il Nord potrà meglio godere del riparto offerto dalle Alpi rispetto alla circolazione settentrionale che andrà a sospingere il mulinello di bassa pressione sull’Italia. L’analisi al suolo per domattina mostra il minimo in approfondimento nei pressi della Corsica, con una linea instabile in parte protesa sul Nord, ma destinata a portarsi rapidamente verso il Centro-Sud dell’Italia.