Il tifone Muifa ha continuato a lungo a muoversi appena a est di Luzon, nella giornata di giovedì, disegnando con i suoi spostamenti una sorta di “giravolta”, o se preferite di anello, come si può notare dall’immagine allegata all’articolo. Proprio durante questa fase il tifone ha raggiunto la sua massima intensità (categoria 3), al contempo però allontanandosi leggermente dalle terre emerse. Nel tardo pomeriggio di giovedì, Muifa era centrato 130 miglia a nordest di Daet, Luzon, e 230 miglia a est-nordest di Manila. I venti sostenuti raggiungevano le 120 miglia orarie.
Dopo altre 18 ore circa di “posizione stazionaria” o quasi, Muifa ha ripreso, rispettando le previsioni, a muoversi verso sudovest, quindi verso ovest-sudovest, attraversando così la parte meridionale di Luzon. Alle 18 GMT di venerdì 19 novembre il centro era poco a meridione di Daet, a 13,7°N 122,7°E, con venti sostenuti fino a 70 nodi, e la tempesta declassata alla categoria 1. Un ulteriore indebolimento, come vedremo temporaneo, dovrebbe portare Muifa a tornare a tempesta tropicale alle 6 GMT del 20 novembre, con il centro a 13,1°N 120,7°E e i venti sostenuti non superiori a 60 nodi.
Muifa dovrebbe poi, lasciato l’arcipelago, tornare sul mare aperto, esattamente sul Mar Cinese Meridionale, durante il pomeriggio di sabato, sempre dirigendosi verso ovest-sudovest. Calore e umidità forniti dalle acque del mare dovrebbero riportare la tempesta allo stato di tifone già alle 18 GMT di sabato, con i venti che raggiungeranno nuovamente i 70 nodi e il centro a 12,9°N 118,5°E. Domenica Muifa dovrebbe continuare questa traversata in mare aperto, con direttrice sostanzialmente invariata, portandosi con il centro a 12,8°N 114,4°E alle 18 GMT, rimanendo quasi invariata come forza (venti sostenuti fino a 75 nodi). Lunedì 22 alle 18 GMT si prevede che il centro di Muifa, tornata “tropical storm” con venti fino a 60 nodi, sia a 12,5°N 111,3°E, non lontano ormai da Nha Trang, sulle coste del Vietnam meridionale, dove dovrebbe esserci il “landfall”, accompagnato da un forte indebolimento, nelle 12-24 ore successive.
Muifa ha portato piogge davvero eccessive, localmente alluvionali, in alcune zone orientali di Luzon e in altre isole minori fra quelli orientali dell’arcipelago, per l’intensità dei fenomeni ma soprattutto per la loro persistenza, appunto a causa della posizione rimasta a lungo quasi stazionaria. Naturalmente effetti orografici locali hanno giocato anch’essi un ruolo importante nell’esaltare i fenomeni.
La situazione aggiornata a giovedì pomeriggio ci dice di 406 mm complessivi, dovuti a Muifa, a Virac, sull’isola Catanduanes. Alla stazione meteo situata al radar di Catanduanes sono caduti oltre 500 mm. Sulla parte orientale di Luzon, oltre 200 i mm raccolti dal pluviometro di Daet e oltre 170 mm a Legaspi. Il grosso delle piogge è caduto tra lunedì e mercoledì, visto che giovedì il lieve spostamento della tempesta verso nordest ha concesso un attimo di pausa, con accumuli giornalieri modesti: Aparri 25 mm, Virac 18, Catanduanes 7, Daet 5.
Vedremo quali accumuli si saranno registrati tra venerdì e sabato, in coincidenza con il passaggio del tifone sul sud di Luzon, attraversata da est a ovest, quando anche il vento potrebbe aver causato ingenti danni.