Dopo averne descritto la posizione geografica e aver raccontato la “storia” delle misurazioni delle piogge sulla sua cima, vediamo ora perché piove così tanto sul Mount Waialeale.
Quando aria calda raggiunge una catena montuosa, essa è costretta a sollevarsi lungo i pendii del rilievo, raffreddandosi nella salita, raggiungendo così il punto di condensazione con formazione delle nubi. Il processo descritto, quello del sollevamento orografico, è all’origine della maggior parte delle piogge nelle isole Hawaii. Qui, il sollevamento orografico delle masse d’aria portate dagli umidi “trade winds” (alisei) provenienti da nordest sulle pendici delle montagne delle diverse isole porta ad avere un tempo umido e piovoso sui versanti sopravvento e molto più secco su quelli sottovento. A sole 15 miglia a ovest del Mount Waialeale, la regione costiera di Kekaha riceve meno di 500 mm all’anno di pioggia, trovandosi in ombra pluviometrica. Kapaa, sulla costa est, registra circa 1200 mm/anno. Nel nordest dell’isola, Princeville, più aperta alle correnti umide nordorientali, raggiunge i 2160 mm/anno.
Come abbiamo detto nella prima parte, Mount Waialeale riceve 11684 mm/anno di pioggia, superata solo dalle misurazioni non ufficiali di Mawsynram, India, che la supera di 188 mm/anno. Cherrapunji, sempre in India, vanta una media molto vicina a quella del Mount Waialeale (11070 mm), oltre a vantare un record ufficioso di 26461 mm in 12 mesi, ma come Mawsynram si tratta di piogge stagionali, portate dal monsone estivo di sudovest, con una lunga stagione secca, quella invernale, mentre a Mount Waialeale le piogge sono costanti su tutto l’arco dell’anno.
Riepiloghiamo la sequenza dei meccanismi che conduce alle intense e frequenti piogge sul Mount Waialeale.
1. gli alisei spirano da nordest
2. quando l’aria incontra la montagna, si espande e si raffredda. Raffreddandosi, l’aria raggiunge il suo dew point (punto di condensazione), il vapore acqua in essa presente si condensa e si formano le nubi
3. La massa d’aria continua a salire di quota, raffreddandosi più lentamente avendo raggiunto il punto di condensazione (si libera infatti calore latente di condensazione), ulteriore vapore condensa
4. La massa d’aria sale velocemente, con quindi un surplus di vapore acqueo condensato nell’unità di tempo è elevato, condizione che favorisce precipitazioni intense, a causa del fatto che la montagna precipita a est con una parete molto ripida (il “blue hole”)
5. La massa d’aria che sale è ricca di nuclei di condensazione (principalmente sale marino) che favoriscono l’ingrossamento delle goccioline di nube (droplets) a formare gocce più grosse (raindrops), con il processo detto coalescenza
6. L’ingrossamento delle gocce all’interno della nube e la contemporanea cessazione della corrente ascendente quando la massa d’aria raggiunge la sommità della montagna causano l’inizio della precipitazione
Riguardo al punto 6. è da notare il fatto che frequentemente nella zona delle Hawaii il profilo verticale dell’atmosfera, quando spirano gli alisei, quindi per gran parte dell’anno, mostra uno strato d’inversione intorno ai 1800-1900 metri di altitudine, strato che spesso impedisce alle correnti ascendenti di proseguire oltre questa quota. Uno dei motivi per cui Mount Waialeale è particolarmente piovoso, molto più di tante altre cime delle Hawaii, è proprio l’altitudine “giusta”, ovvero appena più bassa di quella dello strato di inversione. Le cime più elevate, come il Mauna Loa sulla “Big Island” (a oltre 4200 metri), infatti, spesso rimangono all’asciutto, in quanto le nubi che si formano lungo le pendici non riescono a raggiungere la sommità.
Un altro fattore che favorisce le precipitazioni su tutta l’isola Kauai e in particolare sul Waialeale è la posizione più settentrionale rispetto alle altre grandi isole. L’isola è così interessata frequentemente, anche nella stagione invernale in cui gli alisei, più freschi, trasportano meno umidità (e in cui quindi le piogge nelle isole più meridionali sono meno intense e frequenti), al passaggio dei sistemi frontali delle medie latitudini.
A proposito dei fronti invernali e delle piogge intense che anch’essi portano sul Mount Waialeale, dobbiamo notare che in questo caso le nubi arrivano da ovest-sudovest. Ecco quindi che citiamo il terzo fattore che favorisce le piogge su questa montagna, ovvero la forma relativamente circolare dell’isola e l’assenza di significative catene montuose secondarie che potrebbero bloccare o deviare sistemi frontali, impedendo loro di interessare il Waialeale. La montagna “accoglie” quindi al meglio, grazie anche alla sua forma quasi conica, l’umidità portata sull’isola da tutte le configurazioni possibili.