La regia di un’area di bassa pressione sulle Isole Britanniche regola la circolazione atmosferica su gran parte del Continente Europeo. Ben poche le novità avvenute nelle ultime 24 ore, se non un lieve abbassamento di latitudine del flusso instabile sud/orientale, sul bordo meridionale del vortice ciclonico. Come è ben noto, il flebile braccio anticiclonico proteso sul Mediterraneo non oppone un’efficace resistenza, in quanto il cuore dell’alta pressione è posto in Aperto Atlantico, laddove si va espandendo verso alte latitudini.
Sul comparto centro-occidentale europeo domina quindi la perturbazione, ma non sono segnalati episodi temporaleschi di forte intensità: il fronte è impossibilitato a muoversi verso levante per l’azione ben più tenace di blocco imposta dall’alta pressione russa, che continua ad autoalimentarsi tramite l’aria d’estrazione sub-tropicale che affluisce dai quadranti meridionali. Nonostante alcuni forti temporali, il caldo non abbandona certo la Russia: Mosca ha sfiorato i 35 gradi, ma l’aria è stata parzialmente ripulita proprio grazie alla pioggia ed il peggio al momento sembrerebbe passato, dopo giorni e giorni in cui ha dominato una cappa di fumo irrespirabile derivante dai roghi che hanno divorato e continuano a divorare intere foreste.
L’azione marginale delle umide correnti oceaniche ha già raggiunto il Nord Italia, con una prima passata temporalesca che, nelle prime ore mattutine, ha coinvolto parte del Piemonte e della Lombardia, con qualche nubifragio localizzato che ha interessato soprattutto alcune aree della Brianza. Da segnalare inoltre anche nubi basse, di scarso rilievo, che hanno interessato temporaneamente alcune zone costiere tirreniche.
Al momento nuovi temporali si sono sviluppati sulle zone settentrionali appenniniche, maggiormente frequenti al confine tra la Liguria e l’Emilia. Tempo ben più stabile sulle regioni centro-meridionali, a parte una vivace cumulogenesi sulla dorsale centrale appenninica, ma con spunti temporaleschi del tutto circoscritti. Le temperature si tengono più alte al Sud, con punte localmente superiori ai 35 gradi in Sardegna.