ESTATE IN PIENA SALUTE Notevole performance dell’anticiclone africano, che invade con sempre maggiore decisione un po’ tutta l’Europa mediterranea: questa dinamica è stata innescata dall’affondo di una goccia fredda bloccata poco al largo delle coste atlantiche del Marocco, in prossimità delle coste marocchine. La presenza della goccia fredda a quelle latitudini così basse è una garanzia di tenuta del promontorio anticiclonico, alimentato in tal modo da un consistente alito d’aria molto calda d’estrazione sub-tropicale.
Le correnti atlantiche sono costrette a transitare a medie-alte latitudini continentali per l’opposizione del roccioso anticiclone: un primo fronte instabile, collegato ad un mulinello ciclonico collocato tra Danimarca, Svezia e coste nord-orientali della Germania, apporta vivace instabilità su gran parte dell’Europa Centrale. Il contrasto fra l’aria più fresca atlantica e quella più calda, che sale dai quadranti meridionali, è all’origine dei forti temporali che nelle ultime ore si stanno accanendo in particolare tra l’Austria, la Repubblica Ceca e la Polonia.
SPIFFERI ATLANTICI lambiscono l’Arco Alpino Un piccolo riflesso del fronte instabile sul Centro Europa si fa sentire anche sulla catena alpina, dove i contrasti sono leggermente più attutiti ma sufficienti per generare qualche area temporalesca. Al primo pomeriggio acquazzoni hanno interessato le zone del Verbano e l’Alta Lombardia, mentre ora il grosso dei temporali si andrà a localizzare sui settori alpini orientali, senza escludere locali sconfinamenti verso le zone prealpine e pedemontane del Veneto nord-orientale e del Friuli.
Sul resto d’Italia il sereno è del tutto dominante, a parte qualche addensamento innocuo sulla dorsale centro-meridionale appenninica. Il bel tempo è sinonimo di pieno solleone, se si considera che, a causa della radice sub-tropicale dell’anticiclone, le temperature sono ulteriormente cresciute: a differenza dei precedenti episodi di caldo stagionale, stavolta anche sul Settentrione dilaga appieno l’influenza del promontorio africano. Ne sono una testimonianza le temperature, con picchi di ben 37 gradi a Forlì e 36 gradi su Ferrara, Bologna e su Treviso Istrana. Gran caldo e valori del tutto analoghi anche sulle aree di Toscana, Lazio, Puglia e Sardegna.