Il collega Meschiari, nella consueta analisi modellistica mattutina, ha evidenziato l’eventuale dinamica di sblocco all’imminente dominio anticiclonico. Integrando quanto già messo in luce, andiamo a valutare le proiezioni del nostro MultiModel. Come sappiamo è un modello che “sintetizza”, o meglio, “media” le singole proiezioni (le ultime disponibili) dei più autorevoli modelli di previsione.
La mappa che vi mostriamo offre una panoramica del quadro barico che andrebbe a realizzarsi tra una settimana (giovedì 23 ottobre). Quel che emerge, evidente, è l’interazione tra una saccatura atlantica e l’afflusso d’aria fredda proveniente dall’Artico Russo. Sfruttando lo spostamento del muro anticiclonico verso la Penisola Iberica, tese correnti nordoccidentali – in seguito potrebbero divenire settentrionali o addirittura nordorientali – affluirebbero sull’Italia concorrendo alla destabilizzazione atmosferica e ad una corposa diminuzione delle temperature.
Una dinamica che ben si inserirebbe all’interno di quegli scambi meridiani tipici delle stagioni transitorie (come l’autunno appunto) e che qualora confermata potrebbe dar luogo alle prime nevicate a quote interessanti lungo l’arco alpino. Ma non solo. Nelle regioni orientali della nostra Penisola si avrebbe un peggioramento sostanziale coadiuvato da nuovi, intensi temporali e piogge di una certa rilevanza. Il Nord e le regioni tirreniche potrebbero, al contrario, rimanere all’asciutto o quasi. Ma trattandosi di particolari previsionali e dato l’arco temporale che ci separa dall’evento, è bene rimandarvi ai prossimi aggiornamenti.