Anzitutto consentiteci di farvi gli auguri di buon anno. Avremo modo di rinnovarli domani, attraverso un rapido aggiornamento presumubilmente nel primo pomeriggio. S’è scelto di seguire l’evoluzione meteo anche a Capodanno, perché i Modelli confermano un’altra ondata di maltempo i cui effetti saranno maggiori dei precedenti.
L’assalto perturbato arriverà dal nord Atlantico, ma prima che il tempo volga al brutto, confidiamo in un Capodanno all’insegna del sole e del bel tempo. L’Alta Pressione, che come detto staziona da diverso tempo sull’Europa occidentale, invierà una sua propaggine sulle nostre regioni. I cieli saranno sereni o poco nuvolosi in tutta Italia, salvo residui annuvolamenti sui confini alpini – con ancora qualche nevicata qua e là – ed in Sardegna. Sul settore occidentale insulare potrebbero verificarsi dei piovaschi, indotti da una persistente ventilazione da ovest.
Durante la seconda parte del giorno assisteremo ad un incremento della nuvolosità anche in Liguria, nell’Alta Toscana e sul Basso Piemonte. Saranno nubi basse, di tipo marittimo e causate dall’introduzione dei primi spifferi d’aria umida sui mari di ponente. Spifferi che testimonieranno l’avvicinamento della perturbazione Atlantica, attesa in ingresso al Centro Nord nella giornata successiva.
Va detto che il 1 Gennaio 2012 sarà caratterizzata da un clima piuttosto mite, tanto che i valori termici saranno al di sopra della norma su tutte le nostre regioni.
Dicevamo del peggioramento. Il fronte arriverà rapido lunedì mattina e provocherà un’intensa ondata di maltempo su tutto il Nord Italia. Pioverà fitto, a tratti con forti rovesci nel Levante Ligure, sulla bassa Lombardia e nell’Emilia occidentale. Ma quel che più conta sono le abbondanti nevicate che cadranno sui rilievi alpini. A che quota? Inizialmente sui 1400/1500 m, ma verso sera le aree confinali verranno imbiancate localmente al di sotto dei 1000 m.
Qualche pioggia dovrebbe verificarsi anche in Toscana, Umbria, Lazio, Sardegna occidentale e ovest Sicilia. Pioviggini non sono escluse nel nord della Campania durante la sera. Diciamo che si tratterà di fenomeni deboli, salvo sull’Alta Toscana ove invece potrebbero verificarsi forti e persistenti rovesci. La quota neve, sull’Appennino settentrionale, sarà posizionata attorno ai 1800 m in calo ai 1400 metri la notte successiva. Nelle altre regioni avremo ampi spazi di sole, ma con tendenza ad aumento delle nubi sui versanti tirrenici per via della ventilazione di Libeccio.
Martedì ecco che la perturbazione scivolerà a sud, coinvolgendo le regioni Centro Meridionali. Le nevicate si avranno soltanto al di sopra dei 1500/1600 metri, o addirittura a quote maggiori sui rilievi più a sud.
Le giornate successive, che ci condurranno all’Epifania, proporranno un graduale cambio circolatorio. Dalla Scandinavia si metterà in movimento un’irruzione d’aria fredda che provocherà un indebolimento anticiclonico e causerà qualche precipitazione sparsa al Centro Sud. Le temperature inizieranno a diminuire, ma sarà tra il 5 e il 6 Gennaio che il tempo muterà con decisione. Impetuosi venti settentrionali attraverseranno l’intera Penisola, precedendo l’isolamento di una struttura perturbata tra lo Ionio e la Grecia. L’area ciclonica provocherà un peggioramento sulle Centrali Adriatiche e al Sud, ove prevediamo piogge e nevicate sulle montagne appenniniche a quote relativamente basse.
Al Nord e nelle regioni Tirreniche, invece, splenderà il sole ma i venti settentrionali renderanno le giornate fredde e piuttosto ventose. Sono previste forti nevicate nei versanti settentrionali dei confini alpini, ma la ventilazione impetuosa potrà favorire propagazioni verso le alte valli italiane.