Il fiume Seveso è uno degli estremi esempi di ingegneria idraulica da bocciare. E’ stato deviato dagli ingegneri romani, più tardi sepolto per favorire la cementificazione della Metropoli dove scorre interrato per 9 km.
Riprendiamo da Wikipedia alcuni cenni utili per comprendere cosa è questo fiume: “Il Seveso nasce a Cavallasca,in provincia di Como, sul Monte Sasso, in prossimità della frontiera svizzera, a quota 490 m. Ha una lunghezza di 52 chilometri e scorre coperto dal confine comunale fra Bresso e Milano alla confluenza con il Naviglio della Martesana a Milano, per quasi nove chilometri. In questo tratto riceve il torrente Molia.
L’attuale “foce” nella Martesana è sotto via Melchiorre Gioia (Milano, in prossimità della Stazione Centrale) all’altezza di via Giacomo Carissimi. Da Porta Nuova, al ponte delle Gabelle, le acque prendono il nome di Cavo Redefossi. Anticamente il Seveso terminava nel Lambro a Melegnano.”
Le deviazioni del corso del fiume Seveso sono un’eredità dei Romani, è da quell’epoca che iniziò ad essere deviato verso Milano dove nei secoli fu poi via via interrato come altri corsi d’acqua che scorrono sotto la città.
Il Seveso è uno dei tanti fiumi che scorrono interrati in Italia e nel Mondo, e quando le piogge sono più abbondanti del solito, il fiume va in piena e l’acqua si espande attraverso ogni via di fuga possibile.
Milano vive il problema Seveso da secoli, e nonostante si facciano polemiche infinite, il fiume Seveso appare per la sua attuale conformazione geografica un problema complesso da risolvere.
In Italia sono state risolte problematiche ben maggiori, si vedano i fiumi Arno e Tevere, dove un sistema di dighe attenua l’impatto della piena nei centri abitati. Mentre per un fiume così piccolo come il Seveso, ogni progetto finalizzato ad affievolire gli effetti di una pioggia torrenziale crea ostacoli.
All’origine delle esondazioni del Seveso, solitamente ci sono grandi piogge che cadono in Brianza e nel Comasco, come è avvenuto questa notte e lo scorso giugno.
Nelle ultime 24 ore nel Comasco è piovuto sino al triplo che su Milano, mediamente il doppio in Brianza, il tutto in territori che tra giugno e la prima decade di luglio hanno ricevuto piogge prossime ai 500 millimetri.
La pioggia di stanotte è venuta solo due settimane dopo un altro grosso evento perturbato, quando piogge torrenziali interessarono parzialmente Milano, e presero in pieno Brianza e sud Comasco.
Il problema delle inondazioni del Seveso è complesso, sottolineato che di pioggia lungo il bacino idrografico ne è venuta un’immensità, e che qualsiasi corso d’acqua con tutta quella precipitazione esonderebbe.