Un poderoso raffreddamento dovrebbe scuotere il meteo d’inizio maggio, con un ulteriore clamoroso passo indietro della primavera. Dopo un parziale miglioramento attualmente in atto, l’Italia risulterà ancora vulnerabile a nuove incursioni perturbate da nord.
Sul finire della settimana un nuovo affondo freddo e perturbato giungerà sull’Italia, approfittando della debolezza dell’anticiclone. I massimi anticiclonici si trasferiranno sull’Atlantico Settentrionale, veicolando così una massa d’aria fredda artica in discesa sul cuore dell’Europa Centrale e poi sul Mediterraneo.
Ci sarà quindi un nuovo peggioramento a partire dal Nord Italia ed in successiva estensione al Centro-Sud nel weekend. Vi è la possibilità di un nuovo e più rilevante abbassamento delle temperature, a causa dell’irruzione di masse d’aria polari.
Dopo il recente freddamento, ci attende pertanto una nuova brusca frenata stagionale in concomitanza del weekend, a causa della penetrazione fin sul Mediterraneo di una saccatura coadiuvata da correnti artiche. E stavolta l’irruzione si annuncia ben più importante di quella appena affluita sull’Italia.
La traiettoria della colata artica mantiene ancora un certo grado d’incertezza, ma in caso di sviluppo di una depressione sui mari italiani, potrebbe realizzarsi una fase perturbata addirittura di stampo quasi invernale, con temperature molto al di sotto delle medie e nevicate sui rilievi fino a bassa quota.
Non è raro avere a che fare con episodi di freddo quasi invernale alla fine d’aprile, è capitato spesso negli ultimi anni. Tuttavia, ora per inizio maggio potrebbe realizzarsi un episodio simil invernale decisamente più eccezionale e con tempi di ritorno più elevati.