A meno di una settimana da un’ondata di caldo anomalo eccezionale, eccoci qua a parlare nuovamente di temperature superiori alle medie climatiche di riferimento. Nel corso del weekend, complice il ritorno dell’Alta Pressione e delle correnti zonali, le colonnine di mercurio guadagneranno tanti gradi facendoci subito dimenticare quella breve parentesi invernale ormai alle spalle.
La circolazione sta gradualmente cambiando, il promontorio anticiclonico si sta spostando verso est in direzione dell’Europa centro occidentale, uno spostamento che trae origine dall’affondo depressionario nord atlantico le cui maglie cicloniche si estenderanno fin quasi nelle Azzorre. In tal modo avremo il ritorno dell’aria mite sul Mediterraneo (e non solo) mentre sull’Europa orientale si fionderà aria molto fredda che darà luogo a forti nevicate sino in Grecia e Turchia.
Per quanto riguarda l’Italia, osservando la mappa delle anomalie termiche attese nella giornata di domenica (stiamo parlando di anomalie a circa 1500 metri di quota, ovvero a 850 hPa), non notiamo deviazioni particolarmente forti. Stiamo però pur sempre parlando di 2-3°C in più su gran parte del nostro Paese, eccezion fatta per il Nord Italia e in modo particolare per la Pianura Padana.
Vi starete domandando come mai nelle regioni settentrionali non si sentirà il ritorno dell’aria mite. Il motivo è molto semplice, perché il freddo si è depositato nei bassi strati mentre l’aria mite – che come saprete è più leggera – si percepisce anzitutto in quota. Soltanto in presenza di Anticicloni persistenti, con effetto cosiddetto di subsidenza e ancor peggio se alimentati da aria subtropicale, le ripercussioni termiche giungono anche al suolo.
Ma se è vero che su di noi gli effetti saranno meno pronunciati, vorremmo invitarvi a osservare il resto dell’Europa centro occidentale e settentrionale, addirittura nella Russia europea notiamo scostamenti – rispetto alla media trentennale 1979/2010 – di 12-13°C. Qualcosa di veramente impressionante. E’ pur vero che sui settori sudorientali del vecchio continente andranno a realizzarsi anomalie negative altrettanto impegnative, frutto di una possente colata d’aria fredda su tutto il comparto del Mar Nero.
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