SEI UN LEVABOLLI? VUOI SAPERE DOVE E’ GRANDINATO? ITALIA, EUROPA, MONDO
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PROBABILE EVOLUZIONE METEO 24-30 Aprile
La primavera è giunta al suo periodo di maturità, le condizioni meteo rispecchiano ben oltre il normale l’andamento stagionale. Avremo fasi d’Alta Pressione durante i quali le temperature schizzeranno ormai verso l’alto in virtù dell’aumentata radiazione solare, e poi per gli effetti di un’anomalia del clima ormai divenuta un evento ricorrente: l’influenza dell’Anticiclone nord africano.
Non è affatto trascurabile l’ondata di caldo che si sta concretizzando in Europa centrale e sul Nord Italia, questi eventi precedono quelli di maggior entità che si verificano durante la stagione estiva, e che chiamiamo onde anomale di calore. Ma attenzione, dal tempo osservato non facciamo previsioni meteo. Questa è solo una considerazione che tiene conto di quelle innumerevoli volte, che nel passato dell’ultimo ventennio ci sono state ondate di calore estive. La sola scorsa estate ce ne furono cinque di fortissima intensità.
Per ora, l’insieme delle strutture di alta pressione non saranno tali da avere il dominio assoluto dello scenario meteorologico. Pertanto, dopo brevi fasi di caldo, seguiranno periodi caratterizzati da tempo variabile associato a temporali.
Nel finire del mese di aprile, le perturbazioni atlantiche saranno pronte a riaffacciarsi, dapprima in Europa occidentale e poi sul Mediterraneo centrale e d’Italia.
In Italia dovremmo prestare particolare attenzione agli scenari descritti, in quanto dai contrasti termici potrebbero scaturirne precipitazioni localmente particolarmente intense, spesso a carattere di rovescio o temporale. Quindi anche locali cadute di grandine.
Tra non molto sentiremo parlare di bombe d’acqua, ovvero quelle manifestazioni atmosferiche che in meteorologia sono chiamate nubifragio.
GRANDINE
La grandine è un tipico fenomeno della primavera, che ogni anno sorprende quando imbianca i paesaggi come dopo una nevicata. Lo stupore succede perché d’improvviso una forte grandinata altera i colori, imbianca il paesaggio, mentre genera un frastuono a volte assordante quando cade. La grandine è considerata spesso una delle massime espressioni del cattivo tempo, della burrasca. Quando viene essere dà ampio risalto, eppure è un fenomeno atmosferico primaverile.
LE IPOTESI DI EVOLUZIONE IN CAMPO
Ripercorriamo quelle che potrebbero essere le soluzioni proposte dai modelli matematici di previsione, sempre ben ponderano le linee di tendenza.
Orbene, per il periodo prossimo al 25 aprile, giungono sostanziali conferme circa la prevalenza di bel tempo per l’influenza dell’Alta Pressione, e sarà proprio anche in quel periodo che avremo un vivace rialzo delle temperature. Rialzo che, come scritto, potrebbe dar luogo a un surplus energetico importante, che si seguirà quello che avremo durante questa settimana.
Il calore tenderà ad essere immagazzinato da suolo e mari, e diventerà “carburante” delle successive perturbazioni, in particolare dei temporali. E i temporali potrebbero divenire via via sempre più intensi, caratterizzati da tempeste di fulmini, fenomeni che succedono soprattutto durante l’estate, o in coincidenza di periodi molto caldi.
Infatti, le perturbazioni atlantiche potrebbero attenuare il dominio anticiclonico andando anzitutto a impattare sull’Europa occidentale, per poi propagandosi verso il Mediterraneo centrale e l’Italia. Qui è ancora da valutare se l’Alta Pressione riuscirà o meno a resistere, ma al momento non sembrano esserci i presupposti per una stabilizzazione atmosferica duratura.
MAGGIO
Ed ecco che a quel punto che i primi giorni di Maggio vedrebbero condizioni d’instabilità importante, con prevalenti temporali che viste le componenti in ballo potrebbero risultare particolarmente intensi. Non solo, potrebbero aprirsi le porte per veri e propri peggioramenti in grado di condizionare il tempo per lunghi periodi, rimandando ancora una volta i primi accenni di bella stagione.
IL TREND METEO CLIMATICO DEL LUNGO TERMINE
Quel che emerge dall’analisi è quindi un trend con l’instabilità tipicamente primaverile di moderata, se non di marcata entità, che potrebbe condizionare il tempo in ampie zone d’Europa e sul Mediterraneo centrale.
IN CONCLUSIONE
La stagione primaverile proseguirà (cosi parrebbe) tra alti e bassi, diciamo che sinora è stata in grado di riportarci quelle piogge che l’anno scorso – di questi tempi – già snobbavano pesantemente il nostro Paese, e ciò è un barlume di normalità.
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