L’uragano Lorenzo, il quinto della stagione 2019, si è intensificato rapidamente, tanto da divenire Major raggiungendo addirittura la categoria 4, con venti che soffiano oltre i 200 chilometri orari. La posizione di Lorenzo è particolare in quanto si trova nella parte orientale dell’Atlantico tropicale.
Lorenzo sarebbe l’uragano più potente, come posizione così orientale, per questo periodo dell’anno, battendo Gabrielle del 1989. Si è notevolmente intensificato passando in ambiente termodinamico favorevole. Solamente l’uragano Giulia, nel 2010, raggiunse la categoria 4 in posizione più orientale.
In una prima fase l’uragano resterà ben lontano dalle zone di terraferma, quindi sul cuore dell’Oceano Atlantico. Solamente all’inizio della prossima settimana curverà verso nord-est, tanto che tra martedì e mercoledì dovrebbe avvicinarsi alle Azzorre, con possibile impatto.
A questo punto l’uragano verrà agganciato dalle correnti zonali occidentali e dovrebbe rapidamente indebolirsi nel transito verso acque più fresche, non più tropicali. La rotta successiva vedrebbe la tempesta rapidamente risucchiata verso le Isole Britanniche, chiaramente declassata a ciclone extratropicale.
Nonostante l’indebolimento, il ciclone (ex uragano Lorenzo) potrebbe giungere a ridosso delle Isole Britanniche ancora molto profondo, ma c’è incertezza sulla rotta. Rammentiamo che due anni fa l’Irlanda fu investita dall’ex uragano Ophelia, ancora con intensità da tempesta, che provocò gravi devastazioni.
Il ciclone Lorenzo, se si dirigesse davvero in Europa, potrà avere ripercussioni sulla disposizione delle figure bariche, favorendo una rimonta anticiclonica più marcata in sede mediterranea a discapito di un’irruzione fredda artica che verrebbe deviata più ad est con minori effetti sull’Italia.