Siamo nel pieno della nuova ondata di calore, ma il meteo propone già delle novità importanti. L’anticiclone inizia infatti a mostrare segni di stanchezza, ma per Il momento non si manifesterà alcun cambio traumatico, sebbene l’Estate mostri degli scricchiolii compatibili con l’inizio della fase di declino.
Ebbene, i primi disturbi si iniziano a manifestare sull’Italia del Nord ed in special modo sulle aree alpine e prealpine, dove già si manifestano temporali anche di forte intensità per il contrasto tra spifferi d’aria atlantica con i flussi di correnti afromediterranee.
Da metà settimana l’instabilità atmosferica potrebbe estendersi a molte aree d’Italia, tanto che anche al Centro-Sud si potrebbero sviluppare temporali pomeridiani organizzati, con fenomeni anche occasionalmente molto intensi dati i contrasti termici in gioco.
Tra giovedì 22 e venerdì 23 agosto osserveremo temporali piuttosto diffusi su Alpi, alta Val Padana e pianure del Nord-Ovest, buona parte della dorsale appenninica, zone interne delle Isole Maggiori e locali sconfinamenti alle coste peninsulari tirreniche, causa una debole circolazione da N/NE in quota.
Insomma, questa terza decade d’agosto mostrerà il tempo divenire inquieto, pur in assenza di vere e proprie perturbazioni. Ciò sottolinea un declino estivo, con il cedimento dei geopotenziali che lascerà spazio alle infiltrazioni d’aria sempre più fresca ed instabile.
Questo però non significa che finirà il caldo anche se avremo un calo delle temperature. Settembre è un mese spesso estivo, ma talvolta turbolento sul Mar Mediterraneo, che presenta spesso temperature dell’acqua molto elevate. Il cambio di stagione ormai avviene proprio attraverso la genesi dei grossi temporali marittimi.
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