Dopo una prima settimana di meteo ben poco invernale (si citano i dati proposti dai colleghi con nuovi record di temperatura tra Francia e Inghilterra), la seconda decade di dicembre si prospetta decisamente più invernale.
Una massa d’aria di origine polare marittima interesserà il nostro Paese, portando un deciso calo delle temperature, da nord a sud, ben visibile dal ENSEMBLE GFS (quello che molti appassionati chiamano “spaghetti”).
Ho scelto due città, una del nord (Padova) e una del sud (Palermo) per vedere come varino le isoterme a 850 hPa.
ENSEMBLE GFS per Padova.
ENSEMBLE GFS per Palermo.
Dalle immagini (cortesia di Wetterzentrale) si prospetta un generale abbassamento termico per la seconda decade, più sensibile al Nord (*in quota*) perché si parte da condizioni meteo più miti.
Nonostante la massa d’aria fredda non si può parlare di ondata di gelo ma di ondata di freddo, poiché ci saranno sì estese gelate, ma di giorno si salirà abbondantemente sopra zero, con un’ampia escursione termica, tipica del clima freddo-secco.