In queste ore stiamo parlando, giustamente, delle pessime condizioni meteo che attanagliano varie zone d’Italia. Condizioni meteo scaturite dall’approfondimento di un vortice ciclonico a ovest della Sardegna e quello stesso vortice avrà un ruolo essenziale anche nei prossimi giorni.
Già da domani, mercoledì, una mastodontica depressione atlantica si affaccerà sull’Europa occidentale e causa la ferita ciclonica mediterranea avrà modo di estendersi sul nostro Paese. Al momento i modelli matematici di previsione ci dicono che dovrebbe interessare principalmente il Nord Italia.
Transiteranno altri impulsi perturbati, con traiettoria ovest-est, e porteranno piogge abbondanti un po’ su tutte le regioni settentrionali. Probabile un interessamento anche dell’alta Toscana. Carte alla mano potrebbero verificarsi locali nubifragi, specie in Liguria e a ridosso della fascia alpina. Anche perché i venti dovrebbero piegare maggiormente da ovest-sudovest, penalizzando maggiormente le aree esposte a questo genere di circolazione.
Ma come sarà il tempo nelle altre regioni? Stante gli ultimissimi aggiornamenti modellistici dovrebbe essere migliore. Un cospicuo miglioramento potrebbe affacciarsi anche sulle tirreniche e in Sardegna, grazie a una risalita della pressione. Difatti potrebbe riaffacciarsi un promontorio anticiclonico, seppur meno vivace e persistente del precedente.
Quel che dobbiamo però aggiungere, una sorta di postilla imprescindibile, è che osservando attentamente i modelli matematici di previsione potrebbero esserci delle sorprese. Si dovrà prestare attenzione all’esatta collocazione dell’enorme depressione atlantica, infatti basterebbero modifiche di pochi chilometri verso sud o verso nord per stravolgere totalmente l’impianto evolutivo.
Stravolgimento che non riguarderebbe le regioni settentrionali, bensì il resto d’Italia. Perché invece che bel tempo potrebbe verificarsi un peggioramento o comunque un incremento dell’instabilità. In precedenza abbiamo parlato di miglioramento perché proprio il parziale scivolamento verso la Penisola Iberica potrebbe facilitare il ritorno di un promontorio anticiclonico meridionale, tuttavia dovesse non riuscire l’approfondimento iberico gli impulsi instabili potrebbero penetrare più vigorosamente sul Mediterraneo e a quel punto dar luogo a instabilità più diffusa e persistente.
Non solo, possiamo già dirve che queste depressioni andranno tenute sott’occhio perché sembrerebbero destinate a condizionarci con più decisione a inizio maggio.