In questo momento le condizioni meteo sono nettamente migliorate, sappiamo però che l’alta pressione non è così forte da scongiurare l’inserimento di sbuffi di aria fresca provenienti dai quadranti orientali.
Tra i Balcani, la Grecia e la Turchia permane un’area di bassa pressione che determina condizioni di forte instabilità, con temporali e nubifragi davvero violenti. L’influenza di questa depressione secondaria si farà sentire anche sulle nostre regioni, in modo particolare nelle giornate di giovedì venerdì e sabato allorquando ci aspettiamo delle precipitazioni pomeridiane piuttosto corpose.
Stavolta sembra che le più vivaci siano destinate maggiormente alla dorsale appenninica ed in particolare ai settori esposti verso l’Adriatico. Più in generale possiamo dire che temporali si manifesteranno con facilità nelle zone interne a ridosso dei rilievi, ma a seconda dell’espansione delle nubi temporalesche non escludiamo che localmente possano arrivare fin sulle pianure circostanti o addirittura verso qualche tratto costiero.
Le aree più a rischio sconfinamenti saranno pianure coste marchigiane abruzzesi molisani e pugliesi, tuttavia inizialmente non escludiamo che qualche acquazzone possa propagarsi in direzione dei litorali ionici.
Per quanto riguarda le regioni settentrionali le tirrenica anche in questo caso non mancherà occasione per qualche temporale pomeridiano, in particolare sull’Appennino settentrionale tra Toscana Liguria ed Emilia-Romagna, poi sulle Alpi centro occidentali e più sporadicamente sui settori orientali.
Difficile al momento ipotizzare su quali regioni sarà maggiore il rischio di nubifragi e grandinate, sappiamo infatti che l’instabilità può riservare sorprese anche a fronte di previsioni molto accurate da parte dei modelli matematici ad alta risoluzione. Per ovviare a questo inconveniente ci si dovrà affidare al monitoraggio in tempo reale, utilizzando strumenti quali ad esempio il radar delle precipitazioni e le immagini satellitari.
