Ce ne siamo accorti tutti: la prima metà del mese di maggio ha presentato un meteo estremamente freddo per il periodo, con nevicate a quote bassissime (talvolta episodi di valore storico), frequentissime precipitazioni e davvero poco sole.
Non è una sensazione personale, i dati meteo confermano ciò: come si può notare dalla cartina proposta (cortesia WeatherBell Anomalies), l’Europa centrale, la Mitteleuropa e parte dell’Europa mediterranea sono state coinvolte da ripetute discese di aria freddissima di origine scandinava, la quale ha portato precipitazioni nevose a quote straordinariamente basse e temperature decisamente rigide per essere a fine primavera (si noti però anche la pesantissima anomalia positiva sulla Russia…).
Fa davvero specie parlare di quota neve tra 400 e 500 metri quasi alle porte di giugno, infatti questa prima metà di maggio è stata del tutto eccezionale: in realtà, ondate di freddo molto tardive sono sempre state possibili benché rare (citiamo gli episodi del maggio 1991, 2004, 2013 tanto per fare tre esempi), ma la novità di quest’anno è la reiterazione di tale freddo: finché è un singolo episodio è contemplato nella climatologia del mese di maggio, ma quando il meteo propone addirittura due episodi di rilevanza storica allora le medie termiche scendono decisamente e nel complesso il mese diventa eccezionale.
Come proseguirà?
Molto probabilmente a due velocità, al Centro-Nord ancora una volta decisamente molto piovoso, mentre al Sud più soleggiato, con temperature in rialzo.