Quando capita un’alluvione a causa del meteo eccezionalmente piovoso, oltre alle cause naturali ci sono anche le cause antropiche: spesso si sente dire che una corretta manutenzione di alvei, torrenti, coste e una cementificazione non esagerata potrebbero limitare molto i problemi.
Questo è assolutamente vero, infatti in caso di alluvione lampo il problema principale sono proprio i torrenti che non vengono puliti e quando c’è una precipitazione eccezionale l’acqua si accumula, i legni, i sassi e i tronchi fanno da tappo ed esonda, creando seri problemi.
C’è poi anche la cementificazione selvaggia, un problema che coinvolge tutta Italia, da nord a sud, dalla Liguria alla Campania, dal Veneto alla Sicilia.
C’è un però: negli ultimi anni ci si è messa anche l’estremizzazione meteo, la quale conduce a fenomeni temporaleschi sempre più violenti e circoscritti nel tempo, oltre che frequenti.
Per quanto concerne le alluvioni lampo, purtroppo questi fenomeni sono destinati ad aumentare, a causa delle temperature sempre più alte e della maggiore disponibilità di vapore acqueo in atmosfera; per le alluvioni areali, invece, decisamente più prevedibili, basterebbe un miglior sistema di smaltimento delle acque eccessive per limitare i problemi. Una corretta manutenzione del territorio, soprattutto quando è un mix di montagne, laghi, vallate, fiumi e torrenti è fondamentale, al fine di far defluire in maniera più controllata le acque.
Purtroppo però, non solo talvolta non viene fatto, ma l’aumento termico fa sì che le fasi meteo estreme siano più frequenti e quindi più pericolose: insomma, oltre al problema della cementificazione e della cura del territorio, ci si aggiungono anche i cambiamenti climatici, ed è per questo che è fondamentale sapersi adattare con una pianificazione territoriale.