Siamo nel pieno di un’ondata di caldo anomalo, l’ennesima di questo meteo così altalenante che va avanti da settimane. A risentire di quest’anomalia è ancora una volta il Nord Italia, con temperature degne di maggio, dato che si sono persino superati i 25 gradi in Val Padana e sulle valli alpine.
In generale, stanno prevalendo le fasi eccessivamente calde, come conferma il trend di temperature ben sopramedia che stiamo vivendo da inizio febbraio a oggi. Tuttavia, non sono mancati in questo periodo brevi episodi di freddo, capaci di portare degli sbalzi termici davvero eclatanti.
Una nuova repentina variazione delle temperature si annuncia imminente e colpirà in particolare il Nord ed in una certa misura le regioni centrali, ovvero le zone che più delle altre sono attualmente alle prese con l’eccesso di temperatura.
Una perturbazione si avvicina al Nord Italia e sarà proprio questo fronte a determinare il calo termico già nel corso di domenica. La flessione della colonnina di mercurio scaturirà dall’arrivo della copertura nuvolosa e delle precipitazioni.
Tuttavia, lunedì, con lo scivolamento ulteriore del fronte verso sud-est, farà ingresso una massa d’aria ben più fredda al momento stazionante sull’Europa Centrale. Le temperature subiranno quindi un ulteriore autentico crollo in picchiata, specie sulle aree più colpite dal maltempo.
Sul Nord-Est, sulle Alpi e sull’Emilia Romagna le temperature caleranno anche di 10/15 gradi rispetto al contesto attuale. In sostanza questo crollo termico servirà a riportare un contesto climatico in realtà più attinente al periodo.
Tornerà anche la neve sulle Alpi e poi sull’Alto Appennino, che dovrebbe essere normale per marzo. Al Centro-Sud cambierà ancora poco fino a lunedì, con un calo termico più avvertito in Sardegna e regioni adriatiche, poi l’aria più fredda dai Balcani riporterà un pizzico di normalità su gran parte del Paese.