In rete, questi giorni, galoppano le fake meteo. Riportate da questo o quel sito meteo hanno avuto un’enorme visibilità, amplificate dai maggiori quotidiani italiani.
Allora, facciamo un po’ di ordine: una cosa è prevedere la possibilità “da confermare” di una fase di freddo a due settimane, ben altro l’avvento di Buran a fine mese dalla sola analisi di un indice stratosferico come è lo Strat Warming.
Abbiamo cercato di spiegare che non è previsto – per ora – un nuovo Buran, che una cosa è lo Strat Warming, ben altro è prevedere l’avvento di un’ondata di gelo come quella che si è conclusa qualche giorno fa.
Queste notizie non hanno fondamento nei modelli matematici di previsione, pertanto sono supposizioni e non sono previsioni meteo. E quando si scrivono supposizioni, si deve dire.
Il gelo a due settimane è ipotizzabile, ma sarà sempre da confermare solo con l’ausilio ben ponderato dei modelli matematici, e con l’attenta valutazione della loro potenziale affidabilità che contiene sempre degli errori.
Il gelo venuto a fine febbraio lo abbiamo previsto tra i primi siti meteo con 2 settimane di anticipo, ma sempre indicando, da confermare. Ma ciò non significa che siamo più bravi degli altri colleghi.
In Italia da anni siamo in balia di urlatori che danneggiano i siti meteo che cercano di dare informazioni serie. Noi nelle previsioni e mappe meteo, utilizziamo sempre il verbo al condizionale, che in italiano vuol dire “non è sicuro che accadrà”, e che vista la conoscenza sempre più scarsa della grammatica italiana, rafforziamo il concetto con il “da confermare”.
Non ci proclamiamo più bravi degli altri, bensì attenti. Revisioniamo i nostri articoli varie volte a più mani, al fine di dare contenuti esaustivi, e possibilmente equivoci.
Tutte le previsioni meteo sono da confermare, altrimenti non si chiamerebbero previsioni meteo.
Il freddo a fine mese “potrebbe” (verbo al condizionale) tornare con dei colpi di coda invernali, come normalmente può avvenire. In passato ci sono stati vari eventi rigidi, ma ciò non vuol dire che accadrà. Le previsioni meteo si fanno dai modelli matematici ufficiali, non esistono per gli addetti ai lavori modelli matematici segreti.
Poi, persino sostenere che nevicherà a Pasqua è inattuabile. Certo, potrebbe anche nevicare se alcuni elementi dovessero essere confermati, ma quel periodo è di rilevante importanza per gli operatori turistici, e non si fanno previsioni a 20 giorni con certezze che non esistono.
Si può spiegare che il periodo di Pasqua avviene in Primavera, che la statistica indica che è sovente caratterizzata da tempo inclemente. Che potrebbe esserci non bel tempo, ma sostenerlo a spada tratta è da sconsiderato.
Inoltre, come si può sostenere che Primavera sarà meteorologicamente sconvolta da uno Strat Warming di febbraio?
Il Final Warming vuol dire finale degli eventi di Strat Warming, della serie, tutto finisce qui.
La Primavera è climatologicamente influenzata sia dal morente Vortice Polare, che dal calore che si propaga dalle regioni tropicali verso nord. Tutto ciò è normale, vuol dire che la bella stagione avanza.
Infine, predire anche l’anno senza estate per il 2018? Questa è da guiness dei primati!
Un’estate di cui si ha notizia fu quella del 1815, dopo che ci fu un’esplosione vulcanica devastante nel Pacifico. Ma l’estate lo stesso, fu fredda più della media, ci fu un reale meteo estremo, persino con tardive nevicate in varie aree del nostro Emisfero, ci furono gelate, ma fu anche estrema e di rilevanza storica l’esplosione vulcanica. E non ci risulta che siano avvenuti cataclismi nel nostro Pianeta.
Insomma, le baggianate hanno le gambine corte, sarà pur vero che la cultura meteo in Italia è scarsa rispetto altri Paesi, ma siamo un popolo che su scala mondiale ha un’ottima cultura, e se lo prendi in giro con lui hai chiuso per sempre.