Solo l’altro giorno eravamo ancora in uno scenario meteo da piena estate, mentre ora tutto è cambiato fin troppo repentinamente. Possiamo parlare, a scanso d’equivoci, di anomalia, visto che le perturbazioni sull’Italia arrivano da nord o nord-ovest, non sono insomma quelle classiche autunnali atlantiche.
Prima l’aria calda in seno all’anticiclone e ora masse d’aria fredde addirittura d’estrazione polare. Su parte d’Europa il freddo è già protagonista da qualche settimana e questo avviene perchè il Vortice Polare stenta e favorisce scambi meridiani con il riversamento delle masse d’aria fredda verso le medie latitudini.
Insomma, a vedere il trend attuale, tutto parrebbe indirizzato verso un’accelerazione precoce verso l’inverno. Diciamo la verità, è davvero troppo presto e probabilmente, nel corso di ottobre, assisteremo ad una frenata rispetto a questo freddo troppo precoce.
Il clima è comunque cambiato e sale l’attesa verso la prima neve. Ottobre può essere il mese propizio, ma non è detto. In tanti, girovagando per la rete, si lanciano in proiezioni allucinanti verso novembre e verso il prossimo inverno, ipotizzando gelo e neve, ma dimenticandosi che il clima in Italia è ben altro.
Si tratta di ipotesi che nulla hanno a che fare con la scienza. Noi vogliamo distaccarci da tale andazzo e diciamo subito che l’articolo in oggetto non vuole in alcun modo rappresentare una previsione, ma solo una riflessione su quel che potrebbe accadere.
A proposito di neve, se si intende con ciò l’arrivo delle prime nevicate a bassa quota, fin da subito possiamo dirvi che le probabilità sono basse visto l’andazzo degli ultimi anni in ottobre. Non che sia un evento raro, intendiamoci, o meglio non lo era.
In un passato non così lontano, capitava che la “dama bianca” imbiancasse le colline verso fine mese o comunque poco giù di lì. Chiaramente questo accadeva facilmente al Nord, qualche volta persino sulla dorsale appenninica.
Dopotutto siamo appena a ottobre, non dimentichiamocelo. Ora la necessità primaria è che piova in modo serio, ma possibilmente senza i tipici eccessi violenti che conosciamo dell’autunno. Perché la pioggia serve, perché la pioggia serve come il pane per alimentare le falde.
Osservando le proiezioni meteo a lungo termine, verso metà mese potrebbero arrivare le vere perturbazioni atlantiche, quelle ideali per il maltempo autunnale, con aria più mite. Per la prima neve in collina e sui monti c’è tutto il tempo anche dopo, anche se con l’attuale freddo in Europa nulla è escluso.
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Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni, hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.