Gennaio è stato un mese dal meteo decisamente invernale in Europa, con freddo e neve, ma a tratti anche gelo. Le irruzioni artiche hanno prima colpito le nazioni centrali e orientali dell’Europa, poi nell’ultima parte del mese il bersaglio del freddo polare è stato rappresentato anche dalle nazioni occidentali del Continente.
Ora lo scenario sta mutando e si entra in una situazione meno favorevole per nuove irruzioni fredde. La causa è legata al rafforzamento del Vortice Polare, prima debole, che quindi ora tende a trattenere l’aria gelida alle latitudini settentrionali.
Il cambiamento che si sta avendo in Italia, con l’attesa espansione dell’anticiclone associata anche ad un rialzo termico, deriva da un cambio di circolazione ad ampia scala che coinvolge anche tutta l’Europa, con la ripresa del flusso zonale.
Le correnti da ovest verso est trasporteranno aria temperata fino alle alte latitudini nei prossimi giorni e questo scenario porterà quindi ad una sostanziale pausa dell’inverno. Quanto durerà? Il clima nel complesso mite potrebbe durare fino almeno al 10 febbraio ma probabilmente almeno a metà mese.
La mappa europea, che mostra temperature sopra la norma sulla quasi totalità del Continente, si riferisce ad una previsione per il prossimo weekend. Non vi è traccia di grande freddo nemmeno nelle zone più settentrionali dell’Europa, tra Scandinavia e Russia.
Per il momento quindi l’inverno vivrà una fase di calma piatta non solo in Italia, ma anche in Europa, almeno in riferimento alle ondate di freddo. Non vi saranno le condizioni per freddo artico e tanto meno per retrogressioni antizonali del gelo russo. Vedremo se seguirà una svolta da metà mese.