Marzo, da tradizione popolare – e non solo – è notoriamente pazzerello perché in grado di proporci meteo mutevole.
Direte voi, che c’è di nuovo? In effetti nulla, perché l’atmosfera è un sistema mutevole e perché il tempo è in grado di cambiare da un giorno all’altro. Un esempio in tal senso lo stiamo avendo ora: dal gelo, eccezionale, stiamo passando alle correnti miti nord africane e alle correnti provenienti dall’Atlantico.
Però attenzione, marzo è davvero pazzerello. E’ un periodo dell’anno di transizione: usciamo dall’inverno, inizia la primavera. Cede il Vortice Polare, quella figura che domina il meteo invernale del nord Emisfero. In tal modo il freddo che ancora rimane intrappolato alle alte latitudini può scappare a sud, sfruttando le impennate dell’Alta Pressione delle Azzorre.
Sapete di che si tratta? Degli “scambi meridiani”, termine utilizzato per descrivere grandi movimenti di masse d’aria lungo i meridiani. Per capirci, il freddo scende a sud, il caldo sale a nord. E’ un meccanismo assolutamente naturale, che avviene per riequilibrare le enormi differenze termiche che si son create tra l’Equatore e il Polo Nord.
Mettiamoci poi che abbiamo avuto uno scossone atmosferico non da poco, uno scossone che come scritto più e più volte potrebbe modificare la circolazione per un lungo periodo. Non soltanto per i prossimi mesi, anche per i prossimi anni. Esagerato? No, non lo è.
Non dimenticatevi che il clima ha una sua componente ciclica e che in quanto tale potrebbe proporci – prima o poi – scenari che non si vedevano da decenni. Al netto, ovviamente, del conclamato riscaldamento globale.