In ogni periodo dell’anno e ovunque nel Pianeta, sono diffuse informazioni sul trend meteo a 15 giorni e persino ad un mese di validità, e in questo periodo le previsioni stagionali (il tempo che avremo il prossimo Inverno).
La nostra inchiesta si propone di dare alcune risposte ai tanti quesiti che ci sono giunti.
Le previsioni a lungo termine, in specie a un mese, in periodi di calma atmosferica come quello che viviamo in Italia, propongono imponenti cambiamenti del tempo. Ciò è dovuto al fatto che si è stabilita una forte anomalia atmosferica, e le proiezioni dei modelli matematici del lungo termine, tendono sovente a proporre un clima più normale per il periodo di previsione.
Nella realtà dei fatti, come abbiamo fatto cenno gli scorsi giorni, le proiezioni ad 1 mese indicano almeno un possibile evento freddo sull’Italia, e ciò rientra nella norma del nostro Clima.
Le previsioni meteo ordinarie hanno un periodo di affidabilità che varia a seconda delle condizioni atmosferiche. Ad esempio, in un periodo perturbato l’affidabilità della previsione diminuisce su scala locale in virtù della stagione. Nella fattispecie può essere più elevata d’Inverno e di minore affidabilità d’Estate, quando i fenomeni atmosferici sono spesso temporali, quindi eventi meteo a scala locale.
Le previsioni meteo a lungo termine, ovvero quelle che estendono a due settimane il periodo di validità, dopo i 5-7 giorni perdono sensibilmente di attendibilità, in quanto derivano dall’interpretazione d’insieme di un modello matematico che di per sé indica svariate tipologie di evoluzione.
In molti periodi dell’anno e circostanze, abbiamo individuato ottima l’affidabilità delle previsioni a lungo termine, in altre fasi no.
La previsione meteo è un insieme di probabilità che si verifichi una determinata evoluzione meteorologica, non è mai una certezza neppure a 24 ore. D’altronde sono chiamate previsioni e non certezza del tempo che farà.
Le previsioni meteo mensili hanno uno scopo differente, e vengono elaborate da dati derivanti dal modello matematico padre (Global Model). Queste tracciano soprattutto le anomalie che si potrebbero verificare, e quindi indicano in via di massima il tempo che ci potremmo attendere, su vasta scala, tra 15-30 giorni.
Infine ci sono le previsioni stagionali. Queste spingono le loro proiezioni a periodi estesi vari mesi, e individuano le principali anomalie che si potrebbero manifestare in ambito climatico.
Le previsioni stagionali hanno una bassa affidabilità, sono prodotti sperimentali, e sono sovente molto differenti a seconda del Centro Meteo che li ha elaborati.
In conclusione, le previsioni meteo a lungo termine sono uno strumento utilissimo in ambito agricolo e tutte quelle condizioni dove è necessario pianificare le attività.
Le previsioni mensili sono prodotti sperimentali, ma tuttavia possono trovare vari campi applicativi (anche agricoli e strategici), compreso quello editoriale e di analisi.
Le previsioni stagionali sono applicabili a pochi ambiti, essenzialmente in ambito di ricerca. In tutto il Mondo vengono pubblicate dai principali siti meteo le linee di tendenza stagionali, si fanno dibattiti e tavole rotonde. Vengono espresse opinioni sulla prossima stagione. In genere sono Estate e Inverno le stagioni più osservate e studiate.
Infine, ci sono anche previsioni climatiche che tracciano il clima dei prossimi decenni. Queste vengono applicate per fare scelte politiche (Global Warming).