POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 9 MARZO
Siamo proiettati idealmente alla prima decade di marzo e col passare dei giorni i modelli matematici di previsione sposano con convinzione la tesi del cambiamento meteo climatico.
Un cambiamento che in realtà è già iniziato, a causa dell’abbassamento del fronte polare. Una novità sostanziale, che si rivelerà utile per governare lo scenario delle prossime 2 settimane. Dopo un temporaneo miglioramento, stavolta senza che l’Alta Pressione possa seriamente riprendere in mano il controllo delle operazioni, dovrebbero transitare ulteriori perturbazioni.
Perturbazioni che a quanto pare dovrebbero scegliere il Mediterraneo centro orientale come punto d’approdo ed essendo sostenute da aria relativamente fredda è assai probabile che tali assalti diano luogo allo sviluppo di vortici ciclonici in grado di provocare severo maltempo.
IL METEO A BREVE TERMINE
In queste ore sta transitando una prima, fredda perturbazione polare. Tra gli effetti maggiormente percepibili abbiamo quello termico, difatti le temperature sono letteralmente crollate riportandosi – dopo chissà quanto tempo – su valori nettamente invernali.
Ricordiamoci che arrivavamo da una condizione climatica assolutamente primaverile, che ha dispensato pesanti anomalie positive su tutte le nostre regioni. Il calo è stato pesante, parliamo di 10-15°C in meno e in qualche caso addirittura qualcosa in più.
La situazione è destinata a migliorare parzialmente nel corso del weekend, un miglioramento che si farà apprezzare maggiormente nelle regioni centro meridionali e nelle due Isole Maggiori, un po’ meno al Nord laddove dovrebbero permanere infiltrazioni d’aria nord atlantica.
Ma stavolta, lo ripetiamo, non ci sarà alcun consolidamento anticiclonico in grado di ripristinare le condizioni meteo precedenti e sarà bene prepararsi alle turbolenze di inizio marzo.
MALTEMPO
Su un elemento non sembra esserci alcun dubbio: il maltempo. Maltempo che, a detta dei più autorevoli modelli matematici di previsione, dovrebbe prendere il sopravvento un po’ dappertutto a causa di un vero e proprio affondo depressionario polare.
A quel punto, anche considerando la presenza di un surplus termico sul Mediterraneo, lo sviluppo di un vortice ciclonico è pressoché scontato ed è proprio tale struttura che dovrebbe determinare un cospicuo peggioramento delle condizioni meteo.
ALTRE PERTURBAZIONI
Potrebbe trattarsi di un primo peggioramento in vista di altri affondi ciclonici, affondi che a quanto pare potrebbero condizionare gran parte della prima decade di marzo. Si prospettano piogge, nevicate sui rilievi localmente a quote relativamente basse e temperature decisamente più consone al periodo.
Proiettandoci oltre, quindi nel lunghissimo termine, resta sempre viva l’ipotesi artica, ovvero irruzioni fredde più intense a causa di un allungamento dell’Alta Pressione delle Azzorre verso nord. E’ chiaro che a quel punto la situazione diventerebbe ancora più invernale, quell’Inverno che sino a questo momento è stato il grande assente d’inizio 2020.
IN CONCLUSIONE
Insomma, il cambiamento ci sarà. Resta solo da stabilire quanto sarà incisivo e soprattutto quanto sarà duraturo. Ma parlare di maltempo e freddo, di questi tempi, è una novità clamorosa.
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