Condizioni meteo mutevoli, marzo “pazzerello” come vuole tradizione.
POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 15 MARZO. Le condizioni meteo climatiche, a detta dei modelli matematici di previsione, si manterranno incerte alternando consistenti affondi depressionari a temporanee pause anticicloniche.
Gli affondi depressionari avranno caratteristiche invernali, perché continuerà ad affluire aria fredda di matrice polare. Il Mediterraneo, divenuto improvvisamente sede ciclonica, attrarrà a sé gli affondi facilitando la genesi di vortici di bassa pressione. Avremo maltempo, con temperature sovente inferiori alle medie climatiche di riferimento. I contrasti termici che potrebbero scaturirne si rivelerebbero essenziali nel causare precipitazioni localmente intense, ovvero temporali, grandinate ma anche nevicate a quote relativamente basse.
Un trend che, carte alla mano, dovrebbe accompagnarci verso la metà del mese e per il momento non s’intravede il rischio di eventuali rimonte anticicloniche capaci di arrestare le turbolenze marzoline.
IL METEO A BREVE TERMINE
Attualmente stiamo registrando un parziale miglioramento del tempo, miglioramento che va inserirsi in un intervallo tra una perturbazione e l’altra.
Significa che stavolta non avremo un miglioramento indotto dal consolidamento dell’Alta Pressione, al contrario vuol dire che dovremo prepararci ad un altro peggioramento meteo i cui effetti si manifesteranno durante il fine settimana.
Si prospetta un weekend freddo, instabile a tratti perturbato, quindi con piogge localmente intense, qualche temporale ed anche nevicate a quote relativamente basse. Per basse intendiamo quote collinari, sia sulle Alpi – dove in realtà potrebbero spingersi anche sui fondivalle – e lungo la dorsale appenninica. Verranno imbiancati anche i rilievi delle due Isole Maggiori.
Tale scenario dovrebbe accompagnarci sino ai primi giorni della prossima settimana, allorquando potrebbe intervenire gradualmente una propaggine orientale dell’Alta Pressione delle Azzorre.
NESSUN RISCHIO ANTICICLONICO PERSISTENTE
L’espansione anticiclonica di cui sopra non dovrebbe rappresentare un grosso problema, almeno stando alle proiezioni modellistiche attuali. Il fronte polare continuerà a mantenersi basso, a ridosso delle Alpi, mentre il fulcro principale dell’Alta Pressione dovrebbe rimanere sbilanciato a ovest.
Significa che il tentativo di conquista da parte dell’Alta Pressione, qui da noi, dovrebbe risolversi in un nulla di fatto. Non a caso attorno a metà mese potremmo assistere all’ennesimo affondo depressionario, con effetti che potrebbero essere amplificati dallo sbalzo di temperature. Considerate che con la propaggine anticiclonica potrebbe affluire aria piuttosto mite, poi scalzata da un ritorno delle correnti polari.
LA SECONDA META’ DEL MESE
Proseguendo il nostro cammino previsionale, dobbiamo dirvi che il graduale allentamento del Vortice Polare potrebbe innescare ulteriori scambi meridiani. Che vuol dire? Semplice, che le masse d’aria calda punteranno verso nord e quelle fredde verso sud.
A quanto pare il Mediterraneo centro orientale potrebbe risultare uno degli obbiettivi principali delle incursioni fredde, indi per cui ci aspettiamo altre condizioni di maltempo dalle caratteristiche prettamente invernali. Insomma, marzo continuerebbe sulla strada intrapresa sin dai primi giorni del mese.
IN CONCLUSIONE
Ciò che non è accaduto nei mesi di gennaio e febbraio sta per succedendo ora. E’ vero, non saranno chissà che irruzioni fredde ma perlomeno abbiamo un accenno d’Inverno. Cosa che fino ad oggi non era mai accaduta.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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