POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 12 DICEMBRE
I modelli matematici di previsione stanno cambiando le carte in tavola, mettendo e cancellando a fasi alterne possibili irruzioni fredde e conseguenti condizioni meteo climatiche marcatamente invernali.
Diciamo questo, che attualmente soffermarsi sulle sole corse modellistiche non è sufficiente. Dobbiamo tenere in considerazione il riassetto barico che sta coinvolgendo il vecchio continente, in particolare dobbiamo tenere conto dei movimenti dei maggiori centri depressionari e delle Alte Pressioni. I primi, come ribadito più volte, si stanno muovendo verso Nord Europa, Russia e Siberia. Le seconde, o meglio, la seconda – visto e considerato che si parlerà prevalentemente di Alta delle Azzorre, si posizionerà a ridosso dell’Europa occidentale.
Ma vi saranno anche altri elementi da considerare, elementi riconducibile all’attività ciclonica atlantica che subito dopo l’Immacolata potrebbe far registrare un’accelerazione. Ciò che comunque ne scaturisce è una vivace dinamicità che impedirà al tempo decisi miglioramenti. Anzi, appaiono probabili peggioramenti con qualche fugace contributo d’aria fredda.
IL METEO A BREVE TERMINE
La variabilità è stato il tema dominante della settimana in corso. Variabilità indotta dai movimenti succitati, variabilità che si è manifestata attraverso i venti sostenuti oceanici e il passaggio di qualche rapida – ma intensa – perturbazione.
Domenica, ad esempio, ci aspettiamo il passaggio della terza perturbazione settimanale. A quanto pare dovrebbe coinvolgere quasi esclusivamente le regioni del Nord Italia e la Toscana, dando luogo tra l’altro a precipitazioni localmente intense. Ricordiamoci che veniamo da un mese di novembre estremamente piovoso e che l’acqua in eccesso non è stata del tutto smaltita.
Per quanto riguarda i primi giorni di dicembre, un’ondata di freddo colpirà l’Europa orientale e lambirà le nostre regioni, portando un temporaneo abbassamento termico in alcune regioni ed anche un temporaneo peggioramento. Ma dovremo guardare con molta più attenzione a ovest, direzione Penisola Iberica, perché qui si verrà a formare un’ampia depressione afro-mediterranea i cui effetti non si faranno attendere. Probabile, lo scriviamo da giorni, un netto coinvolgimento delle regioni occidentali laddove potrebbero scapparci fenomeni a tratti violenti.
PRIMA META’ DI DICEMBRE MOVIMENTATA
L’arco temporale oggetto di analisi si spinge sin verso metà mese, un arco temporale durante il quale avremo sicuramente una prosecuzione della variabilità osservata ultimamente. Interessante evidenziare che l’aria fredda artica andrà a cozzare con l’aria ben più mite e carica d’umidità proveniente dall’Oceano Atlantico.
Un mix che quasi certamente andrà ad alimentare fasi di maltempo i cui effetti potrebbero estendersi anche all’Italia. Lo si evince dalle proiezioni dei più autorevoli modelli matematici di previsione, laddove difficilmente si scorgono miglioramenti degni di tal nome.
MANOVRE INVERNALI
Dobbiamo riprendere rapidamente il discorso sul Vortice Polare perché quanto accadrà a livello del suolo potrebbe avere ingenti ripercussioni ai piani alti dell’atmosfera. Diciamo questo: tra Natale e fine anno potremmo assistere alla rottura del Vortice, con tutti gli annessi e connessi. Per il momento preferiamo fermarci qui, anche perché tali argomenti presuppongono dei tecnicismi che esulano dal contenuto di un articolo previsionale.
IN CONCLUSIONE
Concludendo riteniamo che dicembre sia destinato a gettare le basi per un inverno quanto meno interessante, tutto da seguire in termini di precipitazioni e in termini di freddo.
LINK rapido alle PREVISIONI METEO dei capoluoghi di regione d’Italia, oppure vai su CERCA la tua località nel campo form in alto alla pagina: