POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 1 GENNAIO
Sono giorni di grande fermento per i modelli matematici di previsione. Si fatica ad inquadrare con precisione dinamiche atmosferiche che potrebbero condizionare, pesantemente, gli scenari meteo climatici a cavallo tra fine 2019 e inizio 2020.
Possiamo partire dal Natale dicendovi che le ultimissime proiezioni suggeriscono una discreta rimonta anticiclonica di carattere subtropicale. Ciò perché vi sarà un affondo depressionario tra le Azzorre e la Penisola iberica, il ché come ben sappiamo non fa altro che solleticare l’Alta africana. Ragion per cui è lecito supporre prevalente bel tempo con un sensibile rialzo delle temperature.
Va detto, lo vedremo in seguito, che vi sono comunque delle differenze di vedute nell’esatta collocazione del promontorio. Per quanto riguarda lo step evolutivo successivo resta sempre viva l’ipotesi di un’ondata di gelo per l’Europa, ivi compreso il Mediterraneo. Ma qui si osservano cambiamenti modellistici repentini da un giorno all’altro, ricordiamoci che i centri di calcolo faticano non poco a inquadrare un tipo di circolazione – quella orientale – che va contro il decorso naturale stagionale.
IL METEO A BREVE TERMINE
Nel frattempo stiamo per vivere l’ennesima ondata di maltempo. Maltempo che verrà da ovest, quindi dall’Oceano Atlantico, e verrà sostenuto da una mastodontica depressione. In Italia dovrebbero transitare 3 impulsi perturbati, rapidi è vero, ma consistenti.
Uno degli elementi fondamentali sarà nuovamente il vento, soprattutto nella giornata di domenica allorquando potrebbe realizzarsi un’altra tempesta.
A livello precipitativo ci aspettiamo piogge localmente violente, che in molti casi potrebbero assumere carattere di nubifragio. Per quanto riguarda le temperature diciamo che il contesto termico sarà più tardo autunnale che invernale, ma vista la provenienza delle masse d’aria ci sta assolutamente.
IL METEO PER NATALE
Come detto dovrebbe intervenire l’Alta Pressione, Alta Pressione di matrice africana destinata a regalarci un Natale all’insegna delle temperature autunnali. Se non addirittura primaverili. In apertura dicevamo di alcune importanti differenze, difatti mentre il modello americano GFS ci piazza l’Anticiclone sulle nostre teste l’europeo ECMWF lo posiziona leggermente più a ovest.
E’ una differenza importante, in quanto nel caso dovesse prevalere l’ipotesi europea potrebbe essere un Natale all’insegna del vento. Viceversa la stabilità atmosferica sarebbe totale e al di là di nebbie e nubi basse – dettate dalle inversioni termiche – sarebbe un Natale tutt’altro che invernale.
CAPODANNO
Arriviamo così al trend evolutivo per Capodanno e non possiamo far altro che ribadire il concetto di estrema incertezza. Incertezza legata, lo sappiamo, alle dinamiche atmosferiche che stanno condizionando non poco il Vortice Polare.
Nei modelli matematici di previsione, un po’ in tutti, si vedono manovre decisamente invernali con possibile strutturazione di un ponte anticiclonico tra l’Atlantico orientale e la Scandinavia. Tale ponte non farebbe altro che causare lo scivolamento di una massa d’aria gelida in direzione dell’Europa e a seconda dell’asse d’inclinazione del ponte stesso potrebbe giungere sino in Italia.
Scenario che viene ripreso a fasi alterne, o magari procrastinato leggermente nel tempo. Fatto sta che dovremo prestare molta attenzione a quel che succederà proprio a cavallo tra fine 2019 e inizio 2020.
IN CONCLUSIONE
Non sarà il Natale che tantissimi meteo appassionati si aspettano, ma come scritto da qualche collega ricordiamoci che statistiche alla mano è più facile avere un Natale anticiclonico che il contrario. Il freddo, il gelo potrebbe arrivare successivamente.
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