L’apertura odierna di molti quotidiani nazionali era dedicata alle terribili condizioni meteo del 10 luglio. Una vera e propria apocalisse meteo, così l’hanno definita anche autorevoli testate straniere.
Sì, perché cercando notizie per vari motivi ci siamo imbattuti in numerosissimi articoli riguardanti i devastanti temporali di ieri. Prendiamo Pescara, l’esempio più eclatante ma non l’unico. Si parla della dimensione dei chicchi, del loro peso, della loro violenza. Elementi che, a quanto pare, li portano a concorrere coi chicchi più grandi al mondo. Incredibile no? Tempo fa certe immagini arrivavano dalle grandi pianure statunitensi, laddove tornado e supercelle temporalesche estive sono all’ordine del giorno.
Ma qui stanno diventando all’ordine del giorno anche in Italia, più in generale in Europa. Non stiamo là a fossilizzarci sul discorso dei cambiamenti climatici, del riscaldamento globale e quant’altro, chi continua a negarne l’esistenza evidentemente vive in un altro mondo. Possiamo solamente aggiungere che quanto scritto più volte, ovvero che gli eccessi vengono ripianati da eccessi di segno opposto, è sotto gli occhi di tutti.
Giorni fa, quando il caldo africano impazzava in lungo e in largo, avevamo espresso dei timori. Timori che, ahi noi, si sono rivelati quanto mai fondati. Fa paura vedere certe immagini, a prescindere che si possano amare o meno gli eventi meteo climatici estremi. Vedere cadere dal cielo mattoni di grandine, del peso di 300 grammi, è qualcosa di spaventoso. Chicchi di quella portata, oltre a devastare le strutture e le auto, possono mettere a repentaglio la vita umana. C’è poco da scherzare.
Ecco, forse quando si desidera il caldo atroce – perché abbiamo letto svariati commenti social di persone felicissime del caldo africano – si dovrebbe pensare alle conseguenze successive. Il Mediterraneo è un serbatoio di calore incredibile, pronto a rilasciarlo ai primi sbuffi d’aria fresca.
I colleghi, più o meno a quest’ora, ieri evidenziavano come il rischio di episodi grandinigeni devastanti fosse elevato. Parte di quel calore in eccesso è stato sicuramente speso ma con l’ondata temporalesca del weekend – che potrebbe colpire più o meno le stesse zone – sarà bene non abbassare la guardia. Perché magari non saranno così violenti, ma qualche nubifragio e qualche super grandinata potrebbe ancora scapparci.