Mentre negli Stati Uniti d’America si parla orami 24 ore su 24 ore dell’arrivo del più forte uragano della storia, in Italia si aspetta il transito di una forte perturbazione atmosferica che giungerà in prossimità del periodo dell’Equinozio d’autunno, rompendo in via definitiva il clima dalle caratteristiche estive, e farà seguito alla rottura dell’estate avvenuta nel precedente fine settimana.
Gli effetti della tempesta equinoziale non saranno catastrofici, bensì si tratterà di una burrasca che porterà piogge e temporali anche di forte intensità in molte regioni italiane, e solo localmente ci potranno essere anche nubifragi. Inoltre si avranno forti venti per il transito di un’area di bassa pressione.
Sono previste piogge abbondanti soprattutto in quelle aree che nella cartina dell’Italia sono indicate con il colore rosso, mentre in giallo sono indicate quelle aree dove le precipitazioni saranno più moderate.
Le maggiori piogge cadranno, presumibilmente in Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio e Campania. C’è la potenziale possibilità di avere piogge abbondanti anche in Calabria. Abbondanti precipitazioni si avranno anche in Trentino Alto Adige.
Al momento la stima della quantità di pioggia che cadrà è solo approssimativa, ma in alcune zone esposte, durante il fine settimana potrebbero cadere anche oltre 100 mm di pioggia, e occasionalmente anche di più. Mentre in alcune aree potrebbe persino non piovere, tra queste ci sarà buona parte della Sardegna, dove varie aree potrebbero rimanere all’asciutto.
Tuttavia le occasioni di pioggia nelle prossime due settimane non dovrebbero mancare, ci troviamo appena all’inizio dell’autunno meteorologico, e le prospettive di avere altre perturbazioni appaiono abbastanza buone, anche se l’evoluzione meteo nel lungo termine è sempre da confermare.
Ad oggi, siamo in attesa di quelle piogge che possano gradualmente attenuare gli effetti della siccità, che in varie regioni italiane dura ormai da un anno e mezzo.
La perturbazione che transiterà, per consistenza ed estensione, sarà la maggiore dalla primavera 2016. Ciò fa comprendere quanto sia grave il deficit pluviometrico italiano. Infatti seppur la prossima perturbazione sarà intensa, non avrà caratteristiche di eccezionalità, ma si tratterà di una normale forte perturbazione tipicamente autunnale.