Le ultime osservazioni meteo effettuate dal Meteosat, individuano la formazione di un centro di bassa pressione nel Mar Tirreno: è il ciclone mediterraneo, definito con l’appellativo MEDICANE. Tale citazione è apparsa ieri anche nell’analisi sinottica diffusa dall’aeronautica militare italiana.
Il Mar Mediterraneo ufficialmente produce cicloni, TLC, ovvero dei lontani parenti dei terribili uragani tropicali. Pertanto, non parliamo di uragano attivo nel Mediterraneo perché è davvero una sciocchezza.
Ma attenzione, secondo gli scienziati, anche ora, ci sarebbero le condizioni per la formazione di uragani anche nei nostri mari, ma con estensione e violenza ampiamente meno intensa rispetto a quelle tropicali.
Il Mar Mediterraneo si va tropicalizzando per circa sei mesi l’anno: secondo numerosi studi è aumentata la durata della bella stagione, ovvero sia la durata dell’Estate e di quel periodo meteorologico che la precede e la segue.
L’ara ciclonica mediterranea potrebbe spostarsi leggermente verso ovest, le ultime proiezioni hanno cambiato ulteriormente la sua rotta, come normalmente succede in queste figure cicloniche che, lo frammentiamo, vivono sganciate dalla circolazione atmosferica principale.
Attualmente forti precipitazioni sono attese nella Sardegna orientale, ma forse meno violente delle precedenti stime. Il maltempo, a tratti e macchia di leopardo, con temporali dovrebbe coinvolgere anche parte della Sicilia, e buona parte del Tirreno centro-meridionale.
A differenza di altri cicloni mediterranei avvenuti nel passato, il vento è meno intenso, non c’è alcuna burrasca di vento in atto come invece prevedevano i modelli matematici fin sino a circa 36 ore fa. Si potrebbe trattare di un debole TLC. Ma come già detto, su questi fenomeni gli studi sono scarni, o se vi fossero, non sono pubblici.
Il ciclone mediterraneo, dovrebbe attenuarsi sabato 22, anche perché la circolazione atmosferica europea sta mutando in maniera radicale e repentina.