METEO SINO AL 2 GENNAIO 2020, ANALISI E PREVISIONE
L’Italia resta ancora protetta dal bordo orientale di un campo anticiclonico proteso dall’Europa sud-occidentale alle nazioni centrali del Continente, che sta puntando i propri massimi verso la Penisola Scandinava. Ne deriva una massiccia discesa di correnti fredde artiche in direzione dei Balcani, con drastico raffreddamento su tutto il comparto centro-orientale europeo.
Ormai è imminente l’ingresso di parte di questa colata artica verso l’Italia, già nella notte tra venerdì e sabato lungo i versanti adriatici. Lo spostamento verso nord del cuore dell’anticiclone andrà a favorire la penetrazione dell’irruzione nordica verso l’Italia, associata ad un fronte freddo che colpirà soprattutto le Adriatiche e le regioni meridionali.
L’impulso artico entrerà poi in modo più deciso il giorno 28 attraverso venti nord/orientali verso il medio-basso versante adriatico e il Sud, dove sarà più sensibile il calo termico. Il freddo dilagherà nel corso del weekend, apportando neve anche a quote basse sulle regioni adriatiche e parte del Sud. Il Nord-Ovest e le regioni tirreniche rimarranno invece più al riparo e qui regnerà la stabilità.
VERSO UN CAPODANNO ANTICICLONICO
Quello del weekend non sarà un raffreddamento eccezionale, ma almeno tra Adriatiche, zone appenniniche e Meridione le temperature scenderanno sotto la media. L’obiettivo principale della colata artica sarà rappresentato, con ogni probabilità dall’area balcanica. Già negli ultimi giorni dell’anno l’anticiclone riprenderà a spingere verso l’Italia.
Questa nuova espansione anticiclonica scalzerà l’irruzione fredda, che comunque tenderà parzialmente a persistere sull’estremo Sud. Qualche refolo d’aria più fredda dai Balcani potrebbe affluire ancora a Capodanno, producendo una residua variabilità sui settori ionici, con eventuali fenomeni a carattere isolato.
Le temperature tenderanno a risalire entro la giornata di San Silvestro, grazie ad una massa d’aria di matrice afro-mediterranea che supporterà l’anticiclone. Le temperature risaliranno sopra la norma nei valori massimi diurni soprattutto sulle regioni settentrionali e del medio-alto versante tirrenico. Con l’anticiclone, sono attese nebbie in progressiva intensificazione sulle pianure del Nord.
METEO PER SABATO 28, PEGGIORA ED IRROMPE IL FREDDO DAI BALCANI
Al Nord Italia resisteranno condizioni soleggiate, pur con qualche addensamento su pianure lombardo-venete ed Emiliane. Prevalente bel tempo anche su regioni centrali e Sardegna, mentre nubi irregolari si addosseranno alle regioni adriatiche con qualche precipitazione soprattutto tra Abruzzo e Molise, a carattere nevoso in collina fin verso i 300 metri dalla sera/notte.
Sulle regioni meridionali domineranno schiarite sulla costa campana, mentre le nubi aumenteranno sulle rimanenti zone, con precipitazioni intermittenti più probabili sulla Puglia centro-settentrionale, la Lucania, l’alta Calabria ionica ed il nord della Sicilia. La quota neve crollerà fin verso i 300/400 metri sulle aree d’entroterra tra Puglia, Lucania e Calabria settentrionale.
DOMENICA INVERNALE, SPRUZZATE DI NEVE IN COLLINA AL SUD
Persisterà una certa variabilità tra Abruzzo, Sud Peninsulare e Sicilia con qualche sporadico fenomeno, anche a carattere di rovescio, in rapido esaurimento. Qualche debole precipitazione si attarderà inizialmente anche in Abruzzo. Nevicherà ancora fino a 200/400 metri, oltre i 500 metri in Sicilia. Altrove bel tempo prevalente, con nebbie sulla Val Padana nelle ore più fredde.
TERMOMETRI IN PICCHIATA, MA FREDDO NON DURATURO
Il raffreddamento colpirà più direttamente Adriatiche e Sud, specie tra il 28 e il 29 dicembre, con temperature che precipiteranno anche al di sotto della media. Il calo termico si farà sentire pressoché ovunque, tranne che sul Nord-Ovest. Già nei primi giorni della settimana e poi a Capodanno le temperature riprenderanno a salire, per riportarsi al di sopra delle medie.
ULTERIORI TENDENZE METEO
Il forte anticiclone di Capodanno potrebbe insistere per diversi giorni. L’inverno sembra ancora avere molta difficoltà a decollare davvero, a causa di un Vortice Polare che continuerà a mantenersi molto attivo. Ciò garantirà stabilità sull’Italia, avremo quindi fin da subito le classiche “secche di gennaio”.
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