POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 22 NOVEMBRE
Le condizioni meteo climatiche sono cambiate ed è stato un cambiamento radicale. I timori legati agli eccessi di caldo di ottobre – ancora prima dell’estate – si stanno tramutando in realtà ovvero l’energia termica contenute nelle acque del Mediterraneo andrà a incattivire gli affondi depressionari nord atlantici.
I modelli matematici di previsione confermano scenari ciclonici imponenti, ove per ciclonici intendiamo lo sviluppo di veri e propri ciclonici mediterranei. La genesi di tale strutture è dettata dagli accesi contrasti termici scaturenti tra le irruzioni fredde e la risalita d’aria calda in direzione nord.
La terra di scontro continuerà ad essere l’Italia, anche nelle prossime settimane. Tuttavia, man mano che l’energia termica verrà dissipata, a prevalere potrebbero essere le correnti fredde da nord o comunque costanti apporti depressionari di origine oceanica. Per questo motivo non possiamo far altro che confermare prospettive decisamente perturbate per tutto il periodo di previsione.
IL METEO A BREVE TERMINE
La nostra attenzione è focalizzata sulle prossime 24-36 ore. L’affondo depressionario giunto nel weekend ha scavato un’ampia area ciclonica che si sta espandendo sul nord Africa. Qui incontrerà aria caldo umida e mescolandosi col freddo in quota si creeranno le condizioni ideali per la nascita di un ciclone mediterraneo.
Una ciclogenesi letteralmente esplosiva, che darà luogo a fenomeni particolarmente violenti tant’è che in alcune regioni d’Italia potrebbero verificarsi alluvioni lampo. Dopo un intermezzo settimanale che vedrà il tempo migliorare, venerdì potrebbe ripresentarsi una situazione analoga.
Anche in quel caso potremmo assistere alla genesi di un ciclone mediterraneo particolarmente insidioso, ma per il momento è giusto concentrarsi sull’evoluzione imminente.
MALTEMPO, ANCHE FREDDO
I segnali lanciati dalle dinamiche atmosferiche non lasciano presagire nulla di buono. In questo momento, carte alla mano, non s’intravedono miglioramenti degni di tal nome. Qualche intervallo tra una perturbazione e la successiva ci sarà senz’altro, ci mancherebbe, ma le Alte Pressione rimarranno distanti dal nostro Paese.
L’Atlantico continuerà a dettar legge, con depressioni capaci di condizionare il tempo tanto sull’Europa occidentale quanto sul Mediterraneo. Ragion per cui ci aspettiamo altre ondate di maltempo.
La novità potrebbe essere rappresentata dall’isolamento di una struttura anticiclonica tra l’Islanda e la Scandinavia, o comunque a latitudini artiche. Solitamente quando ciò accade osserviamo irruzioni fredde prendere la strada delle latitudini temperate.
PRIME NEVICATE A BASSA QUOTA?
Quanto scritto pocanzi deriva dal riscaldamento stratosferico in atto, riscaldamento che potrebbe indebolire prematuramente il Vortice Polare innescando quelle dinamiche propizie alle irruzioni fredde verso sud.
La nostra opinione è che entro fine mese possa effettivamente verificarsi un’importante irruzione su parte del vecchio continente, per quanto riguarda l’Italia dovremo ovviamente attendere che tali dinamiche vadano effettivamente a realizzarsi. Se il freddo dovesse giungere sino a noi potrebbero spalancarsi le porte per le prime nevicate a bassa quota, ove per bassa quota intendiamo le colline.
IN CONCLUSIONE
Un novembre nettamente segnato dal brutto tempo, una prima decade che ha proposto varie perturbazioni e un netto calo delle temperature e a quanto pare anche la seconda decade – poi forse addirittura la terza – potrebbe proseguire sulla stessa strada.
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