L’alta pressione sarà sempre la grande assente e ciò determinerà un peggioramento meteo dovuto all’avanzare di un minimo di pressione dal Mediterraneo Occidentale. Tutto ciò fa capo all’ampia depressione iberica, a cui sono legati diversi impulsi perturbati.
Avremo quindi l’inizio di quella fase acuta d’instabilità, se non persino maltempo. Nel dettaglio, il vortice andrà a scalfire ulteriormente l’anticiclone e si realizzeranno forti contrasti termici fra aria fresca e secca atlantica rispetto a correnti più calde e umide nei bassi strati di provenienza nord-africana.
Spiccata instabilità si avrà su tutto il Centro-Nord, con temporali soprattutto diurni e localmente intensi su Alpi e Appennino, ma nel pomeriggio-sera in diffusione sulla Val Padana centro-occidentale con fenomeni a macchia di leopardo.
Forti temporali sono attesi anche in Sardegna, probabilmente la regione che sarà più esposta al rischio di fenomeni localmente violenti con anche grandine. Dalla tarda serata il rischio di forti temporali si estenderà tra Umbria e Lazio, in attesa di un venerdì dal meteo molto turbolento su tutto il Centro Italia.