Nel campo meteo, l’altezza di geopotenziale corrisponde all’altitudine sul livello del mare a cui si registra un determinato valore barico: per semplificare, più la quota di geopotenziale è alta e più la massa d’aria è calda.
In realtà ci possono essere degli scostamenti anche notevoli sulla linea verticale, ma queste caratteristiche sono tipiche dell’inverno, con il noto fenomeno dell’inversione termica.
In estate, invece, vi è un’ottima correlazione tra quota di geopotenziale, temperature a 850hPa e valori massimi al suolo.
Quindi i lettori, analizzando le nostre carte meteo, si possono fare un’ottima idea di quanto siano le temperature massime in estate, analizzando proprio le carte del geopotenziale: questo giochetto è valido in questa stagione e nei valori massimi, mentre per le temperature minime notturne il discorso è un po’ più complesso e bisogna analizzare anche la vicinanza al mare, l’eventuale isola di calore urbana, l’eventuale ventosità nei bassi strati eccetera.
La cartina mostrata evidenzia una quota di geopotenziale di 600 decametri (il colore è impercettibile, ma c’è), corrispondente a 6000 m: questo è un valore ESTREMO, poiché è abbastanza raro superare i 5800 m, in tal caso già parliamo di ondata di calore di moderata intensità.
Superare i 6000 metri significa avere un clima tipico del Niger o del Mali, quindi una massa d’aria talmente calda da considerarla davvero come evento meteo estremo.
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