Il meteo di questi ultimi due giorni è destinato ad entrare nella storia del clima europeo: abbiamo già discusso dei numerosissimi record storici abbattuti per il mese di febbraio e anche per la stagione invernale.
Ieri e oggi la città di Bordeaux (all’incirca stessa latitudine di Torino) ha registrato e potrebbe registrare una massima folle di 26°C: essa non è circondata da montagne e non sente alcun tipo di effetto fohn che potrebbe amplificare in maniera ingente le temperature massime.
Pertanto, valore registrato è “puro e incondizionato”, ed è dipendente dall’incredibile forza del core dell’anticiclone africano: ricordiamo che la media delle massime per febbraio è 11.7°C e per marzo 14.5°C, mentre il valore registrato sopra è tipico di agosto!
Quindi, in questo specifico caso, abbiamo avuto una temperatura estiva non solo in quota (tipico di promontorio di tal forza) ma anche al piano e soprattutto senza effetti favonici che possono far lievitare considerevolmente le temperature.
Questo è un altro esempio di estremizzazione meteo, non solo dei fenomeni, ma anche del tipo di tempo e strutture bariche del tutto inusuali in inverno.
In Francia c’è una sensazione di forte allarme sul futuro del clima. Ci si domanda, se a Febbraio abbiamo avuto temperature estive sino a 28°C, cosa potrebbe succedere nel corso del semestre caldo?
La Francia è stato negli ultimi decenni lo Stato europeo più vulnerabile durante le ondate di calore. Da loro è avvenuto qualcosa di paragonabile, come meteo estremo, a quanto accadde in Italia nella prima decade di agosto 2017, quando si ebbero temperature anche di oltre 45°C.