Eccoci di nuovo a commentare l’evoluzione meteo che potremmo avere verso e dopo Ferragosto, periodo dell’anno molto atteso, in quanto tantissimi italiani saranno in ferie. E’ un periodo solitamente contraddistinto da un cambiamento di masse d’aria che generano quella che viene chiamata rottura dell’Estate. Un periodo di sosta dal caldo rovente della stagione estiva, a cui dovrebbe seguire ancora l’Estate, ma con toni di calura decisamente meno aggressivi.
Non esiste una situazione media di rottura dell’Estate, ogni anno avviene maniera differente. Lo scorso anno giunse persino la neve sulle Alpi a fine agosto, ammantando il settore orientale a quote abbastanza insolite per il periodo. E siccome le condizioni meteo difficilmente si ripetono, quest’anno non sappiamo esattamente che cosa potrà succedere. Possiamo avanzare linee di tendenza con l’ausilio dei principali modelli matematici di previsione, i quali propongono scenari che cambiano continuamente, stamattina il centro meteo europeo esordisce con una bassa pressione europea assai profonda, che potrebbe inviare aria insolitamente molto fresca fin sino nel cuore del Mar Mediterraneo. Ciò sancirebbe una rottura consistente della stagione estiva.
Il centro meteo americano indica un cambiamento dopo Ferragosto delle condizioni meteo, ma non della medesima portata del centro meteo europeo, rimandando ad un calo termico più consistente a quasi una settimana dopo il Ferragosto. Ma la temperatura media nel frattempo scenderebbe e non vi sarebbero nuove ondate di calore.
Possiamo dedurre da questo che la stagione estiva sia prossima ad un cambiamento consistente, e che la rottura dell’Estate potrebbe concretizzarsi entro due settimane. Ancora una volta rammentiamo che ciò non vuol dire fine della stagione estiva. Il cambiamento dovrebbe allentare l’intensità dell’anticiclone africano, e finalmente concederci un periodo dal clima estivo piacevole.
L’Estate è stata vissuta per moltissimi decenni come la stagione migliore per eccellenza, quella che dava sollievo ai mali dell’inverno, era la tanto attesa stagione della buona salute. Con l’avvento, circa vent’anni fa, di ripetute ondate di caldo dall’africa, si è instaurata una condizione di timore della stagione estiva per il troppo calore. D’altronde buona parte delle nostre abitazioni non sono state costruite per le calde estati stiamo vivendo, che lo rammentiamo, in alcune circostanze hanno avuto anche 5°C stagionali sopra i valori precedenti, ma per lunghi periodi dobbiamo subire temperature anche di 10°C superiori alla norma.
Questa gran calura ha cambiato le nostre abitudini, si è diffusa l’esigenza del climatizzatore, non più come lusso, ma necessità al pari del riscaldamento, perché il caldo eccessivo debilita ed è motivo di malessere.
Nel frattempo, il calendario ci dice che avremo avanti a noi circa 20 giorni dell’Estate meteorologica, infatti il 1° settembre, per accordi internazionali, inizierà l’autunno meteorologico. Insomma, siamo avviati verso il fine Estate, quando avverrà con esattezza ad oggi non possiamo definirlo. I modelli matematici stagionali ci danno la possibilità di osservare come potrebbe essere settembre, e già annunciano anomalie climatiche, con parecchia variabilità, ma anche caldo più della norma.
Quel che appare altamente probabile, ora come ora, è che sino a Ferragosto dovremmo tenerci l’alta pressione nordafricana su buona parte del nostro Paese, mentre il Nord Italia sarà tratti interessato da perturbazioni di origine oceanica che produrranno temporali e un refrigerio temporaneo. Infatti, dal prossimo fine settimana, un’ondata di calore tenderà a investire il nostro Paese, facendo salire le temperature anche nel Nord Italia. Ma sarà solo un evento temporaneo, quantomeno per il Nord.
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