La prima invasione del caldo africano è una realtà per alcune parti dell’Europa, in particolare per la Penisola Iberica dove le temperature si sono spinte fino a raggiungere picchi addirittura superiori ai 35 gradi. Il caldo si appresta a farsi sentire anche sull’Italia, sebbene con picchi termici non così elevati.
Se andiamo a verificare l’andamento climatico dell’ultima settimana, fra il 27 aprile e il 3 maggio, notiamo come proprio i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo Occidentale abbiano risentito di temperature più elevate, anche di 2-4 gradi superiori alla norma.
La stessa Italia ha beneficiato di clima piuttosto mite, nonostante il transito di varie perturbazioni che hanno portato anche fasi piovose o temporalesche, più accentuate al Nord Italia e lungo i versanti adriatici del Centro-Sud.
I temporali vanno a braccetto con temperature elevate e la maggiore disponibilità di calore nei bassi strati. Si può chiaramente notare come anche l’Africa del Nord si sia surriscaldata, a conferma della rimonta di masse d’aria calde sahariane verso nord.
L’Europa è però terreno di contrasti termici davvero vivissimi ed eclatanti, in quanto nell’ultima settimana il freddo legato al Vortice Polare si è radicato tra Scandinavia, Baltico e nord della Russia, interessando marginalmente anche l’Europa Centrale.
Questa situazione di contrapposizione termica così netta potrebbe caratterizzare anche l’evoluzione meteo nel breve e medio periodo. Gli sbuffi caldi africani potrebbero si scontreranno ancora con il freddo polare, intenzionato a scendere di latitudine verso la fine della settimana.
Se tale tendenza dovesse trovare conferma, si potrebbero scatenare fenomeni davvero estremi. Questo maggio potrebbe infatti delineare un trend caratterizzato da estremi apparentemente folli, come il passaggio da fasi estive con caldo atroce a ritorni improvvisi di freddo.